VENEZIA - Si è accasciato sul gradino del negozio Metropoli dopo aver chiamato lui stesso il 118. Aveva fornito agli operatori sanitari la sua condizione e il punto esatto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA MORTEPare che Peng Liu sia arrivato da Strada Nuova verso le 9, e dopo aver attraversato il ponte di Santi Apostoli, si sia fermato nel vicino sotoportego. Probabilmente stava andando ad aprire e preparare il ristorante, quando si è sentito male.
Chiamato il 118, si siede sul gradino del negozio di abbigliamento Metropoli, che a quell'ora è ancora chiuso, aspettando i soccorsi. Dopo poco però, perde i sensi e si accascia per terra. Con la barca del Suem, arriva anche quella della Polizia e poi i vigili urbani a gestire la folla, che nel giro di poco tempo si crea nella zona che è uno svincolo cruciale del traffico pedonale in centro storico. Pare che il ragazzo non soffrisse di malattie, o se ne soffriva, forse non lo sapeva. Era di corporatura un po' robusta, ma a 24 anni l'ipotesi di un infarto, senza patologie pregresse, è quantomeno rara. Sicuramente il caldo di ieri potrebbe aver peggiorato la situazione. È possibile che il magistrato di turno decida di svolgere l'autopsia per escludere altre potenziali cause.
LE TESTIMONIANZE«Hanno tentato di rianimarlo in tutti i modi - spiega Davide, l'edicolante di campo Santi Apostoli - gli hanno effettuato il massaggio cardiaco, lo hanno intubato, saranno andati avanti per almeno mezz'ora». Nel frattempo sul posto arrivano anche le commesse del negozio Metropoli. «Non ci siamo avvicinate - spiega una di queste - siamo rimaste sul ponte e abbiamo atteso la fine dell'intervento, il negozio lo abbiamo aperto dopo le 11. E' stata una scena terribile, la mia collega piangeva, era un ragazzo così giovane».
I CONOSCENTIIeri il ristorante di Peng Liu, Il Corner, è rimasto chiuso per lutto. «Era un bravissimo ragazzo» raccontano addolorati alcuni suoi amici, connazionali, che lavorano nell'altro bar del campo. Dalla vicina pizza al taglio, una ragazza cinese racconta: «Aveva preso il bar da circa un anno, l'ho visto l'ultima volta martedì sera verso le 23.30, sembrava stare bene. Era sorridente, aveva avuto il ristorante pieno». Dopo la chiusura del locale, spiega la ragazza, Peng era forse uscito a bere qualcosa con i suoi amici. Vicino a lei Marco, che racconta «Era un ragazzo cordiale, sempre pronto alla battuta. Da quanto sappiamo si era sposato di recente con una ragazza in Cina, lei si trova lì ed è al quinto mese di gravidanza. Stava per diventare papà. Una tragedia». Peng Liu era veneziano d'adozione, dicono i conoscenti, aveva frequentato l'istituto alberghiero Barbarigo e iniziato poi a lavorare nella ristorazione. Si era trasferito a Mestre con la famiglia in giovane età.
Nel suo profilo Facebook ha scritto di essere originario di Qingtian una contea della Repubblica Popolare Cinese. Ieri sono apparsi numerosi commenti di condoglianze sul suo profilo Fb, spesso accompagnati da foto ricordo del 24enne sorridente. E molti scrivono di volerlo ricordare con quel sorriso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino