Risolto il "giallo" dei cervi di Azzano Decimo: non sono spariti, li custodisce un privato

I cervi ad Azzano Decimo
AZZANO - Dopo tanto allarme per la loro presenza, che ha distrutto colture e orti e creato pericolo sulle strade, ora i cervi sono spariti. «Tranquilli, stanno bene»...

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AZZANO - Dopo tanto allarme per la loro presenza, che ha distrutto colture e orti e creato pericolo sulle strade, ora i cervi sono spariti. «Tranquilli, stanno bene» rassicura il sindaco Marco Putto sui social rivolto in particolare alle associazioni animaliste che si stanno mobilitando in massa. «Premesso che non ho mai richiesto l’abbattimento dei cervi, anzi, sono stato proprio io a interessare del problema le autorità competenti, chiedendo che venissero adottate soluzioni non cruente, ho una notizia positiva per la comunità. Tra sabato e domenica scorsi, infatti - aggiunge - i 12 cervi (arrivati nel corso degli anni nel territorio) che in queste settimane stavano girando tra le strade e le case nell’area compresa tra via Pradat Candie e via San Rocco Mantova, hanno forzato il cancello di un ampio recinto privato, nel quale sono presenti altri 15 cervi di proprietà e sono entrati. Quindi ora 27 cervi si trovano lì».


IL VETERINARIO


Il proprietario del recinto è il veterinario Daniele Gallo, che dal 2003 alleva cervi e anche altri animali. Il motivo è semplice: la moglie Angela, che si occupa dell’azienda agricola gestisce la fattoria didattica. L’idea dell’allevamento è nata «con l’intento di far crescere animali di diverse specie sul pascolo per tutto l’anno. E i primi ad abitare il nostro pascolo - riporta la pagina Facebook dell’azienda - sono stati i cervi. Ottimi pascolatori, rispettosi dell’ambiente, guardiani silenziosi dei nostri prati. Poi abbiamo intrapreso l’allevamento ovicaprino. Ci siamo orientati nella scelta della pecora Suffolk e la capra Boero. L’azienda inoltre è diventata una fattoria didattica».


IL RECINTO FORZATO


Sabato mattina il veterinario ha informato dell’entrata nel suo ampio recinto di 12 femmine, di cui 6-7 incinte che partoriranno fra due mesi. Il maschio dominante era rimasto fuori, e dopo aver provato a entrare con forza nel recinto nella notte ci era riuscito. Gallo ha subito raccontato quanto successo al primo cittadino, alla Riserva di caccia e ai Carabinieri. A sua volta il sindaco Putto ha informato la Polizia locale, l’Azienda sanitaria, l’Ispettorato forestale e la Guardia forestale. «Tutti sono stati informati - ha assicurato Putto - della situazione e ora si cercherà di capire come affrontarla e risolverla. Ma non sarà affatto semplice, in quanto come sempre siamo immersi in un ginepraio di norme e competenze varie». Ma la cosa positiva è che i cervi ora sono tutti al sicuro. «Attendiamo fiduciosi che la Forestale ci dica al più presto come procedere, e naturalmente ringraziamo il privato (il veterinario,ndr) che li sta generosamente “ospitando” sulla sua proprietà. Sono certo che la soluzione esista, senza far del male agli animali, e confido nella competenza e nella collaborazione della Guardia forestale».


LA RISERVA DI CACCIA


Il veterinario, dal canto suo, non vuole rilasciare dichiarazioni: «Siamo in una fase delicata - ha detto - e preferisco attendere, per capire come si muoveranno le autorità competenti». Mario Del Bianco, presidente della Riserva cacciatori di Azzano e del Distretto venatorio 11 ribadisce «che i primi cervi sono arrivati nel territorio nel 2016 lungo il fiume Meduna, attirati dalla zona e dal cibo, e poi con gli anni si sono moltiplicati. Ora a, quanto pare, si dovrà imparare a convivere con loro».

 

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Il Gazzettino