Blitz dei Nas nei centri estivi: sospesa la distribuzione dei pasti

Blitz dei Nas nei centri estivi: sospesa la distribuzione dei pasti
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FRIULI VENEZIA GIULIA - Centri estivi per ragazzi e bambini: sospesa la distribuzione dei pasti in Fvg. I militari del Nucleo anti sofisticazione del Reparto speciale dei carabinieri del Nas di Udine, comandato dal capitano Fabio Gentilini, hanno eseguito in queste prime due settimane d'estate dei controlli nelle quattro provincie del Friuli Venezia Giulia, Udine, Trieste, Gorizia e Pordenone, all'interno dei centri vacanza per giovani e giovanissimi che vengono organizzati ogni anno da associazioni, comuni, realtà locali ed enti pubblici, per aggregare i bambini e gli adolescenti prima del rientro a scuola, a settembre.


Si tratta di campus estivi che danno sollievo ai genitori, impegnati al lavoro, che prevedono anche il pranzo di mezzogiorno, o una merenda, che vengono cucinati sul posto o fatti arrivare da realtà esterne in vaschette già termosaldate; può essere cibo caldo o freddo.

Dove è nato il problema? La norma prevede che, in questi centri, alcuni per bambini anche molto piccoli, di 2, 3 anni di età, l'alimento venga distribuito alla presenza di una persona in possesso di una specifica autorizzazione. Ci deve essere, cioè, un "responsabile", dotato di un "patentino", formato per capire se il cibo che viene dato ai ragazzi sia buono.

Sospensione in 6 centri estivi 
Nei casi in cui i carabinieri del Nas di Udine hanno sospeso, temporaneamente, la distribuzione dei pasti, 6 centri in tutte e quattro le provincie (uno anche per bimbi molti piccoli), non c'era una figura che rientrava in questa norma di legge.

Ciò non significa che gli alimenti non fossero buoni e genuini: nella concretezza non c'era una persona autorizzata, formata e capace di capire se l'alimento dato da mangiare era commestibile o se presentava, anche solo la frutta, per fare un esempio, della muffa visibile a occhio nudo, quindi da gettare subito. 

I centri estivi controllati non sono stati chiusi
I centri estivi controllati non sono stati chiusi ma è stata modificata la modalità di somministrazione dei pasti; in un caso, il primo giorno, ad esempio, i ragazzini sono stati portati a mangiare una pizza, senza creare allarme ingiustificato tra i giovanissimi e i loro genitori.

La campagna Estate Tranquilla

Uno o più degli organizzatori dei campus non a norma, ha dovuto, o sta procedendo, alla messa in regola, con la frequenza di un corso. Alcuni centri si sono già messi a norma. L'operazione del Nas di Udine segue una direttiva del Ministero della Salute che prevede, per questi mesi caldi, in seno alla campagna Estate Tranquilla, dei controlli non solo nei centri estivi per bambini piccoli, ragazzini e adolescenti, ma anche in feste, sagre, colonie e campeggi. A tutela della salute dei più piccoli, per evitare intossicazioni o altri tipi di problemi di natura sanitaria.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino