Cinquanta milioni per la demolizione dell'ex centrale Enel: al suo posto un villaggio turistico

L'avvio della demolizione dell'ex-centrale di Polesine Camerini
PORTO TOLLE - Fine di un’epoca e inizio di un’altra a Porto Tolle. Dal settore industriale ad un consolidamento turistico. Il tutto dovrebbe avvenire di qui a...

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PORTO TOLLE - Fine di un’epoca e inizio di un’altra a Porto Tolle. Dal settore industriale ad un consolidamento turistico. Il tutto dovrebbe avvenire di qui a pochi anni: almeno due per la demolizione della ex centrale Enel di Polesine Camerini per poi partire con la costruzione di Delta Farm: il villaggio ecosostenibile di Human Company, gruppo fiorentino leader in Italia nel comparto all’aria aperta. Ieri, intanto, è iniziato ufficialmente quel processo chiamato “decommissioning”, ossia lo smantellamento della ex impianto termoelettrico deltino: era il più grande d’Italia, il secondo d’Europa. Da qui partirà ora il nuovo cammino per arrivare alla variante urbanistica che porterà al cambio di destinazione d’uso da industriale a turistico-residenziale che farà aprire i battenti a Delta Farm.



IL PROGRAMMA

Il cronoprogramma parla di un paio d’anni per la demolizione, per poi partire con la realizzazione del villaggio. Sono 20 le imprese coinvolte nei lavori per un centinaio di persone di queste il 40 per cento proveniente da Porto Tolle. A guidare l’intervento saranno tre aziende specializzate in questi interventi: la Demiced srl del gruppo Ferraro, la Peltroltecnica spa e la Casella autogru. Un’operazione che costerà circa 50 milioni di euro, di cui una parte proveniente da un investimento diretto ed una parte che sarà recuperato dalla vendita del metallo recuperato. Per arrivare a vedere Delta Farm sono quindi due le fasi che si avvicenderanno: la prima, quella iniziata ieri, avviata in seguito al consolidamento della Scia, ovvero l’iter di autorizzazione alla demolizione dell’ex centrale Enel. Un percorso burocratico iniziato a giugno e che è stato portato a compimento in tempi quasi record per l’Italia: solo 6 mesi.

 


IL VILLAGGIO TURISTICO

La seconda sarà quella della costruzione di Delta Farm il cui progetto è in fase di stesura. «Oggi è un momento storico per Porto Tolle – ha esordito il sindaco Roberto Pizzoli nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’avvio dei lavori -. Questa giornata segna un passaggio concreto per superare un certo scetticismo che si stava iniziando a creare attorno a questo progetto. Era passato del tempo dalla conferenza stampa fatta con il presidente Luca Zaia (era giugno del 2019 ndr), poi il Covid che ci ha condizionato, ma grazie all’azienda che si è prodigata, ai vari enti interessati ed al responsabile tecnico comunale Giorgio Portesan siamo arrivati al consolidamento di questo iter. L’ex Centrale ha inciso nella vita della nostra comunità in modo fondamentale portando negli anni occupazione e sviluppo infrastrutturale, sociale ed economico. Ora passiamo da un’impronta industriale a quella che è la naturale propensione al turismo che vede il Delta del Po tra i protagonisti a livello regionale e nazionale».

UNA SVOLTA

Di cambiamento storico ha parlato anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari: «Non bisogna dimenticare cosa ha rappresentato nel passato questa centrale. È la fine di un percorso che ha avuto un rilievo importante dando lavoro e prospettiva a questo territorio, permettendo di trarre investimenti per la sicurezza idraulica e facendo sì che le genti del Delta potessero pensare di rimanere. Un ringraziamento va fatto a chi nel corso degli anni ha lavorato qui, alle loro famiglie per chi non c’è più. Oggi però dobbiamo guardare ad un modello di sviluppo diverso: l’investimento di Human Company è caduto nel momento giusto e si pone in un’ottica diversa che vuole valorizzare le peculiarità di questo territorio. C’è ancora tanto lavoro da fare, come Regione siamo a disposizione per sostenere questo percorso».

 

 

Il direttore tecnico di Human Company, Mario Raniolo ha parlato di trasformazione: «I tempi sono maturi per restituire al territorio quelle aree che in altri tempi erano state prestate per soddisfare esigenze della collettività. Si tratta di un intervento altamente complesso sia per la fase di smantellamento che per il futuro sviluppo turistico». Presente anche Enel con Luca Solfaroli Camillocci che ha commentato: «L’avvio dei lavori di demolizione rappresenta un passo importante del percorso di riqualificazione dell’ex centrale. Il nuovo sviluppo degli ex siti può avvenire sia in ambito energetico che, come nel caso di Porto Tolle, attraverso nuovi progetti imprenditoriali in ambiti differenti che siano in linea con le necessità del territorio».
 

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Il Gazzettino