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CASTEFRANCO/GODEGO - GUna donna piena di fede, impegnata nel volontariato e vittima dell’amianto. Così è stata ricordata ieri mattina, nel funerale che si è tenuto nella chiesa della Pieve a Castelfranco, Gioconda Vielmo vedova Giacometti, venuta a mancare ad 84 anni a causa di un tumore per l’esposizione all’amianto che già si era portato via il marito. La donna lascia i figli, don Gerardo, parroco di Castello di Godego, Devis, Diego, gli amati nipoti, i parenti.
CHIESA STRAPIENA
Strapiena la chiesa della Pieve con tantissimi fedeli giunti anche da Godego con il sindaco Diego Parisotto e il vice Enrico Barichello in testa, dato che lei era originaria proprio di Godego.
FEDE E MALATTIA
Malattia che lei ha affrontato sempre sorretta proprio dalla sua fede rocciosa: «Sono pronta, continuavi a ripetermi -ricorda don Gerardo- senza che tale prospettiva ti inquietasse. La tua vita di sempre, la tua famiglia e le tue amicizie le tue faccende domestiche e il bene che facevi erano la tua forza e la tua ispirazione. E la tua fede sempre, anche in una malattia che già aveva rapito papà. Ora sei vicino a lui e vicino a Gesù. Rimani anche vicina a noi, cara mamma, in quella comunione che non ci perde». Poi sulla malattia che nel giro di due anni gli ha portato via i genitori: «Non bastava la malattia del papà, l’amianto respirato alla Fervet che aveva compromesso la salute sua e di tanti colleghi di lavoro. Appena dopo la sua morte nel 2020 anche alla mamma è stata diagnosticata la medesima patologia per aver lavato gli indumenti di lavoro rimanendone contaminata. Una malattia beffarda, insidiosa malefica. Una pagina passata sottotraccia di cui troppo poco si parla, ma che interroga la storia dell’industrializzazione castellana e la coscienza collettiva. Alla mamma non appartenevano questi pensieri e se li ha fatti non ne è stata vittima andando avanti giorno per giorno facendo in modo che la paura di morire non le impedisse di vivere». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino