Morta la mamma di don Gerardo: «L'ha uccisa l'amianto, come il marito»

Il parroco nel 2020 aveva perso il padre per la stessa patologia

Domenica 5 Febbraio 2023 di Gabriele Zanchin
Morta la mamma di don Gerardo: «L'ha uccisa l'amianto, come il marito»

CASTEFRANCO/GODEGO - GUna donna piena di fede, impegnata nel volontariato e vittima dell’amianto. Così è stata ricordata ieri mattina, nel funerale che si è tenuto nella chiesa della Pieve a Castelfranco, Gioconda Vielmo vedova Giacometti, venuta a mancare ad 84 anni a causa di un tumore per l’esposizione all’amianto che già si era portato via il marito.

La donna lascia i figli, don Gerardo, parroco di Castello di Godego, Devis, Diego, gli amati nipoti, i parenti.


CHIESA STRAPIENA
Strapiena la chiesa della Pieve con tantissimi fedeli giunti anche da Godego con il sindaco Diego Parisotto e il vice Enrico Barichello in testa, dato che lei era originaria proprio di Godego. Lo stesso don Gerardo ha concelebrato la messa attorniato da altri sacerdoti provenienti dalle parrocchie limitrofe e da una folta rappresentanza anche dei Salesiani di Godego. Il rito funebre è stato molto partecipato e intenso specie nella parte dell’omelia tenuta dallo stesso don Gerardo che ha tracciato in breve la vita della mamma, sempre guidata da una grande fede. Molte le tappe importanti, quali il matrimonio con Danilo Giacometti, poi l’emigrazione in Svizzera, il ritorno a casa e l’impegno in famiglia. Ma senza trascurare, soprattutto dopo la pensione, l’impegno nel volontariato nella Caritas gruppo Iris. «La mamma ha tenuto saldi i suoi valori di fede e li ha trasmessi a noi» ha detto don Gerardo dal pulpito. Poi l’accenno anche alla morte, causata dall’amianto respirato in fabbrica, di papà Danilo nella primavera del 2020. Due mesi dopo la mamma si è ammalata della stessa malattia mortale.


FEDE E MALATTIA
Malattia che lei ha affrontato sempre sorretta proprio dalla sua fede rocciosa: «Sono pronta, continuavi a ripetermi -ricorda don Gerardo- senza che tale prospettiva ti inquietasse. La tua vita di sempre, la tua famiglia e le tue amicizie le tue faccende domestiche e il bene che facevi erano la tua forza e la tua ispirazione. E la tua fede sempre, anche in una malattia che già aveva rapito papà. Ora sei vicino a lui e vicino a Gesù. Rimani anche vicina a noi, cara mamma, in quella comunione che non ci perde». Poi sulla malattia che nel giro di due anni gli ha portato via i genitori: «Non bastava la malattia del papà, l’amianto respirato alla Fervet che aveva compromesso la salute sua e di tanti colleghi di lavoro. Appena dopo la sua morte nel 2020 anche alla mamma è stata diagnosticata la medesima patologia per aver lavato gli indumenti di lavoro rimanendone contaminata. Una malattia beffarda, insidiosa malefica. Una pagina passata sottotraccia di cui troppo poco si parla, ma che interroga la storia dell’industrializzazione castellana e la coscienza collettiva. Alla mamma non appartenevano questi pensieri e se li ha fatti non ne è stata vittima andando avanti giorno per giorno facendo in modo che la paura di morire non le impedisse di vivere».

Ultimo aggiornamento: 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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