SAN TOMASO - Abbandono di rifiuti: avvocato scoperto in flagranza e denunciato. Scattano 600 euro di sanzione da parte dei Carabinieri Forestali. Il fatto risale...
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LA DENUNCIA A seguito della segnalazione giunta dal proprio dipendente, Valpe Ambiente ha informato dell’accaduto le autorità competenti e il sindaco di San Tomaso. È stata quindi sporta denuncia contro uno dei responsabili, un avvocato intestatario di un regolare contratto per la gestione dei rifiuti. I Carabinieri Forestali di Caprile hanno successivamente effettuato ulteriori indagini: grazie a un loro sopralluogo sul posto sono stati reperiti indizi che hanno consentito di identificare in maniera inconfutabile il responsabile e l’emissione nei suoi confronti di una sanzione pari a 600 euro. «Il comportamento contestato, oltre a essere inaccettabile e illegale in quanto fonte di inquinamento ambientale, risulta tanto più riprovevole in quanto perpetrato da un soggetto che per la sua professione dovrebbe conoscere bene le norme in vigore - viene sottolineato da Valpe - Il suo comportamento risulta altresì incomprensibile: l’utenza intestata al soggetto punito è infatti servita a domicilio per la raccolta dei rifiuti e il costo della raccolta delle frazioni riciclabili è già compreso nella tariffa addebitata. Fortunatamente, grazie all’intervento del dipendente di Valpe Ambiente e alla collaborazione con le istituzioni pubbliche, è stato possibile punire il responsabile del comportamento illecito, evitando che fossero caricati sulla collettività i costi della conseguente pulizia del territorio».
IL SINDACO «L’abbandono dei rifiuti è un atto vergognoso perché irrispettoso dell’ambiente e del prossimo – afferma il sindaco di San Tomaso Moreno De Val – In questo caso è tanto più irritante perché compiuto da persone benestanti, proprietarie di seconde case e di alta cultura. Ringrazio le forze dell’ordine e Valpe Ambiente per esser riusciti a smascherare il reato, con la speranza che quanto accaduto sia da monito per chi continua a smaltire i propri rifiuti in modo illecito».
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Il Gazzettino