In treno all'aeroporto di Venezia: aggiudicato il bando per realizzare la bretella Il progetto

Aeroporto Marco Polo
MESTRE - Tre imprese realizzeranno la bretella ferroviaria dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, e due sono venete, la capofila Rizzani De Eccher di Pozzuolo del Friuli in...

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MESTRE - Tre imprese realizzeranno la bretella ferroviaria dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, e due sono venete, la capofila Rizzani De Eccher di Pozzuolo del Friuli in provincia di Udine e la sua controllata Sacaim di Marghera Venezia; la terza è Manelli Impresa con sede a Monopoli Bari. Si sono aggiudicate il bando di gara che era stato pubblicato lo scorso giugno da Rfi (Rete ferroviaria italiana del Gruppo FS) ed ora, entro il 2026 e cioè in tempo per l'avvio delle Olimpiadi Milano-Cortina (una delle ragioni più forti che hanno portato, il 3 novembre 2021, il Cipess ad approvare il progetto definitivo), dovranno realizzare un'opera da 644 milioni di euro che renderà il terzo scalo intercontinentale italiano completamente intermodale dato che, oltre ai collegamenti con le autostrade, il porto e via acqua con Venezia, sarà connesso anche con la ferrovia Venezia-Trieste. Dopo quasi vent'anni di attesa, dunque, con l'affidamento dei lavori si può dire che parte il conto alla rovescia, anche se ci sono ancora in piedi alcuni ricorsi al Tar del Lazio, uno di Italia Nostra e due di privati residenti in zona, per l'annullamento dell'intervento che sarebbe troppo impattante dal punto di vista ambientale e paesaggistico e anche per i residenti.

LE PROCEDURE

Del resto il commissario straordinario incaricato di garantire il completamento dell'infrastruttura, Vincenzo Macello vice direttore generale Network Management Infrastrutture di Rfi, ha già avviato da tempo le procedure per gli espropri di case, capannoni industriali e aree lungo la fascia che verrà occupata dalla nuova bretella ferroviaria e nel contempo dovrà assicurare il più possibile la realizzazione delle opere di compensazione che risarciranno, almeno in parte, i cittadini per i disagi che dovranno sopportare. Rfi e Fs spiegano che la nuova tratta che verrà realizzata nel Veneziano «si inserisce nella strategia per il potenziamento dei collegamenti ferroviari con gli aeroporti, favorendo l'intermodalità e il rilancio del turismo». E riguardo ai collegamenti con gli aeroporti italiani, la bretella di Tessera, il paese in riva alla laguna dove sorge l'aeroporto, sarà una delle prime ad essere passanti, vale a dire che i treni non dovranno fare marcia indietro per lasciare lo scalo ma continueranno sempre nella stessa direzione. Con un escamotage definito cappio, infatti, i treni arriveranno sotto all'aeroporto e proseguiranno, in cerchio, per andare a riprendere la linea Venezia-Trieste.

IL PROGETTO

Nei dettagli la una nuova linea ferroviaria a doppio binario sarà lunga circa 8 chilometri, di cui 3,4 in galleria: il collegamento partirà dalla linea Mestre-Trieste, affiancherà la bretella autostradale per l'aeroporto e, in galleria, arriverà al Marco Polo, dove si prevede la costruzione di una stazione passante interrata a due binari collegata al terminal aeroportuale con un tappeto mobile; in uscita dalla stazione un binario singolo si ricongiungerà al tratto in superfice percorrendo il cappio, consentendo di ridurre i tempi di stazionamento nel terminal e assicurando una maggiore capacità sia per i treni regionali, sia per quelli dell'Alta velocità quando finalmente (non prima del 2050) la Venezia-Trieste verrà adeguata a questo tipo di convogli. «Il collegamento con la rete ad alta velocità accrescerà ulteriormente il ruolo dell'aeroporto quale motore di sviluppo dell'intero territorio veneto. - ha commentato Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save gestore del sistema aeroportuale Triveneto - È un'opera fondamentale per la crescita dello scalo e per la mobilità del bacino d'utenza anche in un'ottica di sostenibilità». E il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato come «la collaborazione tra enti a diversi livelli istituzionali riesca a garantire non solo la realizzazione delle opere ma anche l'impegno ad assumere soluzioni il più possibile condivise con la collettività. Quest'infrastruttura sarà uno dei lasciti più significativi delle Olimpiadi di Milano-Cortina». 

 

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Il Gazzettino