Venezia, spunta la "lista nera" per vietare l'ingresso in Comune alle persone non gradite. Chi sono

Venezia, spunta la "lista nera" per vietare l'ingresso in Comune alle persone non gradite. Chi sono
VENEZIA - Una lista di persone non gradite, da non far entrare a Ca' Farsetti. L'esistenza di una "black list" custodita dagli addetti che regolano...

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VENEZIAUna lista di persone non gradite, da non far entrare a Ca' Farsetti. L'esistenza di una "black list" custodita dagli addetti che regolano l'ingresso nel palazzo di Rialto dove sono ospitati gli uffici del Comune di Venezia, è emersa nel corso del processo penale celebrato a carico di un motoscafista, Ugo Bacci, finito sotto processo con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale per aver cercato con violenza di forzare il blocco degli agenti della Polizia locale per salire dal sindaco Luigi Brugnaro. Episodio avvenuto il 13 febbraio del 2017.


Nella lista acquisita agli atti, compilata a penna e intitolata "The Blaklist- persone da non far passare", compaiono i nomi di nove soggetti, otto uomini e una donna: due sono definiti "motoscafisti"; uno "psicologo", un altro "pittore abusivo". E ancora "occupatore abusivo seriale". Sotto un nominativo è annotata, tra parentesi: "su sedia a rotelle".

IL DIFENSORE

Il difensore dell'imputato, l'avvocato Andrea Niero, ha polemizzato nel corso dell'udienza sull'esistenza di una lista di persone non gradite, compilata senza apparente motivazione o legittimità, sostenendo che a Bacci fu impedito di accedere a Ca' Farsetti senza alcun valido motivo. E sulla base di un documento senza alcun valore, la cui esistenza è stata scoperta soltanto successivamente.
Al motoscafista, molto conosciuto in città, all'epoca era stata revocata la licenza Ncc (Noleggio con conducente) ed era suo diritto riuscire ad ottenere ascolto in Comune, ha sostenuto il legale, chiedendo l'assoluzione.
La giudice Francesca Zancan ha accolto in parte la sua richiesta: ha assolto Bacci dal reato di resistenza a pubblico ufficiale perché il fatto non costituisce reato, ritenendo evidentemente che il motoscafista abbia insistito in maniera vibrante con la Polizia locale in quanto era convinto di aver subito un torto e pensando che fosse un suo diritto quello di poter accedere ai locali del Comune.
Per quanto riguarda le lesioni subite da un agente, dichiarate guaribili in sette giorni (trauma distorsivo cervicale) è stato dichiarato il non doversi procedere per particolare tenuità del fatto.


Il comandante della polizia locale, Marco Agostini, ha precisato che quella lista fu stilata in un periodo in cui si erano ripetute proteste di alcuni soggetti all'interno di Ca' Farsetti e si era intervenuti per garantire la sicurezza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino