BELLUNO - Curiosando al Teatro Comunale. Non dietro le quinte, tra le tende e le funi. Neppure nei camerini. A mostrare sorprese sono gli sgabuzzini. Ecco un centinaio di...
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SCARPE E REGGISENIMa le curiosità non sono finite qui. «Ho trovato, tra le poltroncine della platea, un paio di scarpe nere da donna, con il tacco. E, poi, jeans e altri pantaloni». Nessuna situazione in stile luci rosse. Spiega Gino Marchetti: «E' prassi che i ballerini di cambino in sala». «Beh, nei camerini degli artisti vengono abbandonati anche indumenti intimi, ma è normale nel luogo in cui ci si cambia in fretta». Colpisce, invece, il gran numero di ombrelli: grandi, da donna, pieghevoli, tascabili, colorati o tinta unita. Gino ne abbraccia una parte: In questa stagione non sono molti. In numero minore rispetto ad altri anni perché non è stato un inverno piovoso». Viene da chiedersi se a perdere berretto o ombrello siano i bambini e i ragazzi che vengono a teatro per assistere agli spettacoli organizzati per le scuole. Marchetti ha risposta netta in proposito: «Gli studenti che frequentano licei e istituti superiori per lo più non usano l'ombrello, quindi non lo dimenticano a teatro. I bambini delle elementari sono seguitissimi dalle maestre che controllano all'uscita se tutto è a posto, sciarpe al collo e berretti in testa compresi. A dimenticare gli ombrelli, e le chiavi di casa, è il pubblico di adulti, quello delle pièce serali». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino