L'appello sul web: «Non uccidete i serpenti li prendo io, chiamatemi»

L'appello sul web: «Non uccidete i serpenti li prendo io, chiamatemi»
BELLUNO - (A.Tr.) Scoppia il caldo, escono i serpenti. E interviene Flora Rossi. La nota guida naturalistica della Cooperativa Mazarol ieri ha lanciato al popolo del web una...

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BELLUNO - (A.Tr.) Scoppia il caldo, escono i serpenti. E interviene Flora Rossi. La nota guida naturalistica della Cooperativa Mazarol ieri ha lanciato al popolo del web una proposta: «Non uccidete le bisce del vostro giardino, chiamatemi e io arriverò». Quindi no al bastone e sì al telefono, la donna promette di essere pronta a salire in auto in qualsiasi momento della giornata e di poter raggiungere tutte le località della provincia, dal Comelico ad Alano.

«I serpenti sono tutti protetti, utili e importanti per la biodiversità si legge nella proposta di Rossi -. Se nel Bellunese ne incontri uno, fai qualche passo indietro e vedrai che se ne va. Se ti servono informazioni o hai dubbi, chiamami: 3290040808. Viva i serpenti».
 
Un'idea che alla guida è venuta in mente considerando le tante foto pubblicate ogni anno tra la primavera e l'estate da parte di chi, imbattendosi in montagna o in giardino in un rettile, lo uccideva e ne pubblicava poi le truci immagini in Facebook. Uno scempio alla biodiversità e una strage inutile di esseri viventi innocui che ha spinto Rossi a scendere in campo. La prima chiamata è arrivata a poche ore dalla pubblicazione del post. 
Evidentemente è una necessità sentita dalle famiglie bellunesi, quella di avere qualcuno a cui fare riferimento quando si avvista in giardino o negli spazi interni dell'abitazione una biscia. Perchè la prima chiamata è arrivata già in mattinata, da un cittadino residente in Valbelluna accortosi di avere due inquilini non invitati in giardino. Rossi ha dato la propria disponibilità ad intervenire già nel pomeriggio. «Cercherò di prendere le due bisce che, da quanto mi ha descritto la persona sono due biacchi (carbonaz in dialetto) ha spiegato la guida e li libererò in un prato selvaggio lontano dalla casa. Ma non è detto che poi non ne arrivino altri. Evidentemente è un posto con tanti insetti e ratti, l'ideale per i rettili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino