Belluno, i Comuni stanno con bar e ristoranti: «Plateatici gratis»

Plateatici in piazza a Belluno: i bar cercano nuovi spazi
BELLUNO - Si allunga la lista dei Comuni che ha messo a punto norme più agili o agevolazioni per permettere a bar e ristoranti di allargarsi sullo spazio pubblico. I...

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BELLUNO - Si allunga la lista dei Comuni che ha messo a punto norme più agili o agevolazioni per permettere a bar e ristoranti di allargarsi sullo spazio pubblico. I plateatici, la aree esterne agli esercizi dove si serve da mangiare e bere, sono ormai al centro del dibattito. Da una parte i locali all’aperto incassano la disponibilità e la febbrile attività di molte amministrazioni comunali che si stanno dando da fare per garantire – nel minor tempo possibile e alle migliori condizioni – l’uso delle zone esterne ai diversi esercizi. I cosiddetti dehor, appunto, un termine diventato in questo periodo di uso comune. Dall’altra i gestori devono fare il conto con un clima che in questi giorni non è fra i più benevoli con anche code se non di inverno, almeno di una stagione e di un clima che si credevano chiusi. E alle porte potrebbero esserci anche giorni di pioggia. Insomma: terra inospitale, la provincia di Belluno per i plateatici, e con una stagione di fruibilità davvero breve.

NUOVI SPAZI
La via era stata tracciata ancora lo scorso anno da Feltre che aveva annunciato di voler diventare laboratorio per l’applicazione dell’urbanistica tattica, usata per modificare lo spazio pubblico, in via momentanea, veloce e reversibile. Così lo aveva spiegato l’assessore all’Urbanistica ed al Commercio Irma Visalli. Una scelta legata alla pandemia e nata per dare valore allo spazio dopo il periodo del primo lockdown. «In quel momento si è capito quanto lo spazio sia assolutamente necessario sia per i commercianti che avevano bisogno di ampliare i loro plateatici esterni per accogliere la clientela - aveva detto l’assessore – sia per i cittadini che sentono il bisogno di socializzare sia per gli eventi che non possono svolgersi come al solito per il rischio assembramenti». Ora i plateatici sono diventati la risposta che anche altri Comuni offrono ai gestori dei locali per poter ripartire con tavoli all’aperto.

LA MAPPA
A Ponte nelle Alpi, per esempio, c’è tempo sino a lunedì per gli esercizi dove vengono somministrati alimenti e bevande per presentare la domanda e poter così utilizzare gratuitamente le aree esterne, i cosiddetti plateatici. Dopo il ritorno in “zona gialla”, infatti, anche il Comune pontalpino si adopera per incentivare la ripresa delle attività economiche, così pesantemente danneggiate dalla pandemia e dalle conseguenti misure restrittive. E siccome gli esercizi dove viene venduto da mangiare e da bere possono riaprire, sia a pranzo sia a cena, ma solo negli spazi all’aperto, la giunta comunale ha deliberato di intervenire e di concedere ai gestori porzioni di suolo, aperto al pubblico transito: in queste aree sarà possibile allestire i plateatici e ampliare quindi il numero di sedie e tavolini, in seguito alla presentazione di una specifica richiesta. Gli interessati possono inviare la loro domanda entro lunedì 3 maggio, all’indirizzo mail comune@pec.pna.bl.it. Le aree in questione saranno concesse gratuitamente. A questo proposito è attivo anche il Comune di Alpago che attiva una procedura semplificata per cercare di agevolare le aziende del settore. Ieri anche lo stellato Dolada ha annunciato di essere pronto a ripartire: riscaldato dal calore dei bracieri, o, per chi prenota la camera anche all’interno, «senza dover pensare al rientro».

Per favorire dunque la progressiva ripresa di queste attività economiche, già gravemente danneggiate dall’emergenza sanitaria da Covid-19, anche l’amministrazione della conca ha deciso di concedere gratuitamente l’utilizzo di porzioni di suolo pubblico o privato aperto al pubblico transito, per l’estensione e l’allestimento di plateatici. «Il fattore-tempo in questi casi è determinate - sottolinea l’assessore alle Attività Produttive Federico Costa - per questo motivo abbiamo attivato una procedura semplificata in base alla quale gli interessati possono presentare una richiesta tramite mail pec (alpago.bl@cert.ip-veneto.net) in cui andranno indicati luogo ed altre caratteristiche del plateatico».

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Il Gazzettino