Calciatore aggredito dai tifosi:paura per il terzino Merli Sala

Il terzino Ivan Merli Sala (a destra) quando giocava con la maglia gialloblu del Belluno
In nove, di Como, contro uno, bellunese. A vivere l’ attacco, che è un colpo allo stomaco alla sportività, è il terzino Ivan Merli Sala, il calciatore...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In nove, di Como, contro uno, bellunese. A vivere l’ attacco, che è un colpo allo stomaco alla sportività, è il terzino Ivan Merli Sala, il calciatore che per più stagioni ha vestito la maglia gialloblu e ora è in forza al Lecco, squadra neo promossa in serie C.Ieri pomeriggio, allo stadio Sinigaglia della cittadina comasca, si è giocata la partita di ritorno Como – Lecco: 3-3 dopo i 90 minuti, con il Lecco che passa, avendo vinto all’andata, a va in Poule scudetto di serie D. «C’è una rivalità fortissima, è il derby per eccellenza, come Belluno -Feltre», è la premessa di Merli Sala. La partita era finita da poco e il difensore - ex Belluno Calcio - se ne stava andando verso l’auto. Non tornava a casa con la squadra, perchè erano venuti a godersi il derby la moglie Sofie e i due gemelli di quattro anni, Oliver e William. «Per arrivare al parcheggio si doveva attraversare un giardinetto dove mi sono un poco fermato per far giocare i bambini. E là c’è stata l’imboscata.». 

IL PESTAGGIO
Nove tifosi del Como lo hanno attorniato, usciti da dietro un cespuglio: «Non è che ce l’avessero con me in particolare, cercavano qualcuno del Lecco per regolare i conti». Merli Sala indossava la divisa ufficiale – una tuta blu - con tanto di logo e scritta in bella vista. Un invito a nozze per gli ultrà. «Inizialmente mi hanno sferrato un calcio, poi un secondo. Io ho reagito a parole, dicendo che c’erano i bambini. Alcuni,allora, si sono tirati indietro. Altri no, insistevano con le botte. Un pugno, un altro. Ma io so come muovermi. Mi difendevo, stando chinato, cercavo di immobilizzare il braccio del tifoso». Dopo pochi minuti sono arrivati alcuni poliziotti che hanno raccolto le testimonianze. «Alla vista dei celerini, che erano di sorveglianza alla partita, c’è stato un fuggi fuggi dei comaschi». Tutto è bene quel che finisce bene: nessuno si è fatto male, anche se l’amarezza è grande. «Uno dei  miei figli è scoppiato in lacrime», racconta l’ex numero 6 gialloblu. Merli Sala si rivolge, ironicamente, ai tifosi del Como: «Non siete vera curva, voi potete solo andare nei distinti»
EX GIALLOBLU

Ivan Merli è nato l’8 febbraio 1989, ha studiato all’Iti “Segato” e, poi, al “Catullo” di Belluno. Ha giocato, oltre che con il Belluno Calcio, con Treviso (in serie B), Cassino, Seregno, Viterbese, Fano, Foligno. Si è sposato con la svedese Sofie, nel giugno 2014, dicendo sì a Palazzo Rosso. Ora vive a Valbrona, sul lago di Lecco. Ma a Belluno torna appena può. Per due chiacchiere con gli amici e un bacione a mamma Gabriella. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino