TREVISO - Doveva essere un omaggio celebrativo per i 60 anni della celebre bambola. Ma Barbie Bebe macina record di entusiasmo anche nella versione in plastica. Al punto che...
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IL MOVIMENTO In Italia ci sono 10mila atleti olimpici, 1000 di questi rappresentano l'elite e 100 andranno a Tokyo. I Vio sperano di riuscire a portare in Giappone alcuni degli atleti di art4sport, l'associazione fondata 10 anni fa a Mogliano Veneto. «La nostra scommessa, come associazione, è riuscire a piazzare almeno 5 dei nostri. Ed è proprio per motivare i ragazzi che Bebe ha ricominciato ad avere visibilità. Non a caso nella pubblicità della Barie, mia figlia è intervistata da Citra, una bimba della nostra associazione». Il 17 dicembre la campionessa è stata in televisione con un super scherzo alle Iene. E lo scopo è sempre quello di promuovere le prossime Olimpiadi.
REALISMO Quando la Mattel ha iniziato a lavorare sul prototipo la campionessa veneta ha chiesto il massimo realismo possibile. «Bebe desiderava le protesi staccabili, e poi ha chiesto di poter essere vestita in tre modi diversi: l'atleta, la studentessa, la party girl. Lei è così, una che suda, studia ma fondamentalmente si diverte. L'azienda l'ha accontentata facendo un lavoro iper certosino».
Ecco che la Mattel ha chiesto il materiale ignifugo delle tute da scherma a Negrini Verona, la Nike ha fornito i materiali per il vestito da studentessa e Tommy Hilfiger il tessuto per l'abito delle feste. «Con questa bambola mia figlia desidera insegnare la disabilità agli altri. Chiede ai bambini di toccare le protesi, vuole essere un esempio: il senso è quello di far capire che anche se non nasciamo perfetti possiamo davvero realizzare i nostri sogni».
A cambiarle la visione, secondo il padre, sono state le Olimpiadi di Londra, in cui ha fatto da tedofora. «Il claim di Londra era Inspire a generation!. Ecco, credo sia proprio quello che Bebe sta facendo». Bebe da piccola non era una grande fan delle bambole, però usava la sua Barbie per sfidare il Ken di suo fratello. E di solito, vinceva. «È sempre stata persuasa che anche nello sport le donne possano molto. Magari non avranno la forza e la potenza maschile, ma hanno testa, coraggio, cuore e riflessi». Ora la campionessa paralimpica ha scelto di ritornare ad essere personaggio pubblico per promuovere lo sport olimpico legato alla disabilità. «Il suo più grande desiderio è diventare Presidente del Cip» ha confermato il padre.
Solo in un caso sino ad ora una bambola celebrativa è andata in produzione. Vedremo se Bebe, grazie al successo delle Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno e alla sempre più estesa comunità di follower, potrà rivaleggiare con Frida Kalho.
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Il Gazzettino