Bandiera veneta vietata, il questore si difende: ho applicato la legge

Il questore di Padova, Paolo Fassari, durante la conferenza stampa. A destra, la bandiera del Leone
PADOVA - La polizia allo stadio Euganeo obbliga i tifosi ad ammainare la bandiera di San Marco, scoppia la polemica e il questore di Padova, Paolo Fassari, convoca una conferenza...

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PADOVA - La polizia allo stadio Euganeo obbliga i tifosi ad ammainare la bandiera di San Marco, scoppia la polemica e il questore di Padova, Paolo Fassari, convoca una conferenza stampa e si difende: «Ho soltanto fatto applicare la legge».


«La Questura - spiega Fassari - non ha alcun fine politico e non c'è alcuna motivazione particolare, se non quella di dover rispettare la legge. L'Osservatorio sulle manifestazioni sportive prevede che in ogni stadio entrino senza bisogno di particolari autorizzazioni le bandiere delle due squadre e dello Stato. Le altre bandiere, invece, che siano quella veneta o quella di qualunque altra cosa, devono sottostare ad un particolare procedimento. Se ci fosse stata una richiesta, come previsto dalla legge, non ci sarebbe stato problema».

Secondo il questore, insomma, bastava chiedere permesso. Però in molti altri stadi, la polizia non ha avuto nulla da ridire di fronte a un mare di bandiere con il Leone di San Marco. «Non m'importa di ciò che accade in altre città - spiega Fassari - io devo far rispettare la legge».

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Il divieto alla bandiera veneta negli stadi ha sollevato un polverone. Anche il governatore Luca Zaia è intervenuto, ricordando che quando si celebrò il funerale dell presidente della Repubblica Francesco Cossiga, sardo, «sulla sua bara c'era la bandiera dei quattro mori», la bandiera della Sardegna.


In altre città - in Veneto ma anche nel resto d'Italia - la regola viene applicata con maggior tolleranza: la norma infatti consente la libera entrata negli stadi dei colori delle squadre e della bandiera dello Stato, evidentemente pensando a quando gioca la Nazionale. Ma nelle serie minori, quando in campo ci sono, come nel caso dello Stadio Euganeo di Padova, una squadra veneta e una di un'altra Regione, la bandiera nazionale non avrebbe senso, e i sentimenti di appartenenza territoriale sono spesso rappresentati dalle bandiere regionali, che quindi vengono tranquillamente ammesse, come simboli istituzionali di "pezzi" dello Stato, in "sostituzione" del Tricolore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino