Autonomia, Zaia: «Resistenza inutile. Gli sprechi in Sicilia fanno male ai cittadini» /Video

«La partita dell'autonomia è irrinunciabile, visto che quasi tutte le regioni italiane stanno chiedendo l'autonomia. E in buone mani, con Salvini e Conte che...

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«La partita dell'autonomia è irrinunciabile, visto che quasi tutte le regioni italiane stanno chiedendo l'autonomia. E in buone mani, con Salvini e Conte che stanno cercando la quadra». Il presidente del Veneto Luca Zaia ha commentato così la situazione che vede la Regione in attesa del conferimento dell'autonomia da parte del Governo. Zaia ha proseguito: «Vedo impegni e volontà di portare avanti la partita, abbiamo la necessità di sottoscrivere l'intesa e di discutere il tema in Parlamento, che potrebbe discuterne prima e far firmare l'intesa dopo. La verità è che è un processo storico e ha bisogno dei tempi di una grande riforma».


Il presidente del Veneto ha quindi ribadito come l'autonomia sia un concetto auspicato da 17 regioni italiane su 20: «La resistenza non ha senso, ammesso e non concesso che ci sia, visto che Puglia, Basilicata e Calabria sono le uniche che non hanno richiesto l'autonomia. Il che vuol dire in ogni regione in cui si chieda consenso bisogna prender atto che in 17 su 20 si vuole autonomie. Se non passasse l'autonomia qualche problema ci sarebbe, come se non passasse qualche altro progetto del contratto di Governo».

 

Zaia ha poi spiegato a che punto sia l'accordo con il Governo: «Siamo entrati in Consiglio dei ministri con una bozza di intesa, che a me va bene per il 70%, le difficoltà si intravedono sui temi di: infrastrutture, perché chiediamo le concessioni; soprintendenza, quindi beni culturali; valutazioni di impatto ambientali da regionalizzare e infine per il tema della sanità per quello che non abbiamo ancora». Il presidente ha poi chiarito come la proposta di autonomia richiesta non sia la secessione: «Questo non è lo spacca-Italia, non è la "Secessione dei Ricchi" e le scemenze che si leggono, ma è la visione di modernità di un Paese. Esattamente quello che accade in Germania, Usa, Uk, se dopo qualcuno ha come modello la Grecia e non gli Usa è un altro problema». Quindi Zaia ha proposto un parallelismo sugli sprechi: «La Sicilia, che ha gli stessi abitanti del Veneto, ha quattro corti d'appello, noi ne abbiamo una. Il Veneto quando deve ricorrere al Tar deve andare in Consiglio di Stato, mentre in Sicilia si resta in Regione. Lì ci sono 22mila forestali contro 400 in Veneto. Gli sprechi di una regione come la Sicilia non sono un danno per il Veneto, ma per i cittadini siciliani».


«Il fatto di temere derive egoistiche o che ci siano disparità fra territori è umanamente comprensibile, ma leggendo il progetto si capisce bene che non è così». Ha spiegato ancora Zaia. «È un progetto previsto dalla Costituzione, le 23 materie che chiediamo sono indicate nella Costituzione. È una visione di modernità del Paese». Secondo Zaia «il Veneto ideale è dove la Regione legifera e tutto il resto dell'esercizio delle competenze sia delegato agli enti territoriali, quindi alle città e ai municipi. Questo è il modello vincente e che funziona», ha concluso. 
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Il Gazzettino