Droga a Jesolo, la polizia arresta 11 spacciatori nigeriani grazie al drone

VENEZIA - Giovani, giovanissimi, ma anche coppie con bambini compravano la droga che gli 11 arrestati vendevano a Jesolo nella serate della movida. Il particolare è...

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VENEZIA - Giovani, giovanissimi, ma anche coppie con bambini compravano la droga che gli 11 arrestati vendevano a Jesolo nella serate della movida. Il particolare è emerso oggi dalla conferenza stampa in Questura a Venezia per presentare l'inchiesta lampo della Squadra Mobile diretta dalla Procura della Repubblica con l'ausilio del Servizio Centrale Operativo. Degli arrestati 8 sono di nazionalità nigeriana coinvolti nell'organizzazione che portava nelle piazze jesolane la droga: cocaina soprattutto e in alcuni casi anche eroina.

Lo stupefacente partiva da Torino, mentre gli spacciatori provenivano dalla provincia di Venezia, circa la metà, e l'altra metà da Padova, Vicenza e fuori regione. Il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto, li ha definiti «spacciatori pendolari stanziali» perchè pur arrivando tutti con i mezzi pubblici a Jesolo si erano insediati in modo tale da ripartirsi zone e sostanze.
Proprio il Questore ha spiegato lo spirito dell'inchiesta e dell'operazione lampo: «la preoccupazione è che in questo territorio - ha detto il Questore - lo spaccio di droga si sia integrato quasi come uno spazio sociale, come se fosse un elemento complementare alla movida. Ringrazio la Procura della Repubblica perché decidere di sostenere un'attività complessa a estate iniziata non era facile, neanche come scelta procedurale». È quindi partita l'attività investigativa con il supporto di droni e telecamere, che hanno ripreso non solo giovani acquirenti ma anche una famiglia con un passeggino che acquistava la cocaina. Segnale che l'acquisto dello stupefacente, ha spiegato il Questore, non era più legato solo ad un certo tipo di clientela, quella dei giovani frequentatori «bordeline» delle serate jesolane, ma si stava ampliando oltre. 
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Il Gazzettino