Gli agriturismi fanno il pieno e aumentano gli stranieri: «Dobbiamo aprire prima»

Pienone negli agriturismi della provincia
BELLUNO - I prodotti gastronomici del nostro territorio, con formaggi in testa, fanno il pieno. Il ponte del 2 giugno, nonostante il maltempo, ha registrato tavole affollate...

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BELLUNO - I prodotti gastronomici del nostro territorio, con formaggi in testa, fanno il pieno. Il ponte del 2 giugno, nonostante il maltempo, ha registrato tavole affollate negli agriturismi, con i turisti a prendere d’assalto le aziende agricole che aprono le porte agli avventori per proporre le loro tipicità gastronomiche. «Sono cambiate radicalmente le abitudini di vacanza. Non più adunate di massa – mette in evidenza Augusto Congionti, presidente nazionale di Agriturist (Confagricoltura) - ma luoghi meno affollati e itinerari meno battuti. Cresce il desiderio di un turismo diverso, più ‘a misura d’uomo’ per godersi in tranquillità un periodo di pieno riposo. Sono il buon cibo, gli ottimi vini, il contatto con la natura, i paesaggi indimenticabili, gli stupendi borghi, uniti alla capacità dei nostri di proporre le cosiddette ‘vacanze esperenziali’».

IL BILANCIO

«Abbiamo avuto in questi giorni un’ottima presenza di visitatori - spiega Fabrizio Pescosta presidente agriturismi Terranostra Coldiretti Belluno -. A pranzo e a cena in questi giorni gli agriturismi della nostra provincia sono risultati pieni al 90 per cento, nonostante le previsioni metereologiche avverse, che hanno scoraggiato più di qualche turista, specie quelli di prossimità, nel trascorrere una o più giornate nelle nostre montagne. Bisogna iniziare a ragionare di prendere con le pinze alcune previsioni. Ad esempio, nei giorni scorsi, il mattino è stato caratterizzato da tempo buono, mentre il pomeriggio c’è stato si qualche temporale, ma in montagna tutto ciò è normale». «Abbiamo lavorato bene con i veneti, ma anche con gli stranieri dal nord Europa - prosegue Pescosta -, ma in particolare si sono presentati in massa nelle nostre strutture ii turisti delle seconde case in vista dell’estate. Molti coloro che sono venuti per sopralluoghi o a prendere le chiavi degli appartamenti in affitto per le prossime settimane».

L’ALTRO FRONTE

Se le tavole degli agriturismi hanno registrato il pieno, non altrettanto si può dire per il settore degli stessi che riguarda l’ospitalità. «Per i pernottamenti - continua Pescosta - abbiamo lavorato invece in misura minore. In genere in questo periodo le strutture ricettive del nostro settore soffrono, specie quando nel fine settimana è brutto tempo. Abbiamo un ottimo sentore per la stagione estiva, e in questo periodo riceviamo numerose prenotazioni per soggiorni, ma dai primi di luglio in poi, e addirittura a partire dal 10 dello stesso mese e per agosto ci avviciniamo già al tutto esaurito. Riceviamo già richieste anche per il mese di settembre, mentre per giugno i turisti chiedono soggiorni più brevi, magari anche soltanto per i week end».

STAGIONE ANTICIPATA

In effetti giugno, specie nella parte alta della provincia quella maggiormente montuosa e caratterizzata principalmente dal turismo stagionale, vede molte attività commerciali che ancora non hanno alzato le saracinesche, e alcune di esse non lo faranno fino a inizio luglio. «Molti operatori commerciali e turistici - afferma Pescosta - chiudono a giugno per le loro ferie e questo non è un bel biglietto da visita per i nostri paesi. Credo che se tutti insieme aprissimo la stagione a maggio per concluderla a fine ottobre avremmo la possibilità di ottenere buoni risultati. Capisco che le strutturi grandi facciano fatica ad allungare le stagioni, ma vedo che anche alcune piccole botteghe seguono questa linea, e non è un bel segnale. Un esempio positivo in questo senso a mio avviso è dato da Falcade, dove a breve si terrà “El bon de l’Ansuda” giunta quest’anno alla quinta edizione, ed è una manifestazione all’aria aperta indovinata che sta prendendo sempre più piede e molto gradita anche dai turisti. Con quest’occasione il paese aprirà con qualche giorno di anticipo la stagione estiva anche rispetto agli impianti di risalita, con molti hotel, ristoranti e negozi aperti».

GLI SVILUPPI

Il turismo esperienziale, come quello proposto dai nostri agriturismi, vive quindi un momento florido. «Stiamo lavorando come sezione agriturismi di Coldiretti - conclude Pescosta - alla creazione di pacchetti per l’enogastronomia e l’enoturismo che sta prendendo piede nelle provincie di Belluno e Treviso, e anche per lo sviluppo del turismo del mondo della bicicletta, che è uno sport sostenibile, verde e quindi in linea con la nostra filosofia e di conseguenza punteremo molto anche su questo settore, che peraltro è già in forte crescita».

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Il Gazzettino