Antonio Fantin, il campione contro corrente: in una settimana ha vinto sei medaglie

Antonio Fantin
MESTRE - Alla vigilia dei campionati mondiali era stato inserito in una categoria più impegnativa. Ma lui, Antonio Fantin, non si è perso d'animo. A nuotare...

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MESTRE - Alla vigilia dei campionati mondiali era stato inserito in una categoria più impegnativa. Ma lui, Antonio Fantin, non si è perso d'animo. A nuotare contro corrente è abituato fin da bambino, quando una febbre improvvisa lo ha costretto su una sedia a rotelle. Lo ha fatto anche questa volta. In una settimana ha vinto sei medaglie: due d'oro e quattro d'argento accompagnate da un record del mondo, due europei e tre italiani. Un trionfo che ha permesso all'Italia, per la prima volta, di chiudere la manifestazione al primo posto nel medagliere. Così ieri i suoi amici di Bibione gli hanno riservato un'accoglienza bellissima al suo rientro a casa dai Campionati mondiali paralimpici svoltisi a Londra. Il velocista azzurro, atterrato con la nazionale al aeroporto Marco Polo di Tessera,  aveva ricevuto gli applausi e le congratulazioni dei viaggiatori all'interno dello scalo. Antonio, accompagnato da mamma Sandra, che è coordinatrice della Federazione italiana nuoto paralimpico (Finp) per il Veneto e da papà Marco che hanno seguito la trasferta del ragazzo, è arrivato a casa a Bibione intorno alle 16 e appena il tempo di 

depositare i bagagli e darsi una sistemata si è subito recato al Fan Club che porta il suo nome.
PROFETA IN PATRIAAll'arrivo nel parcheggio antistante Antonio ha ricevuto gli abbracci e le strette di mano da tantissime persone che appena lo hanno visto uscire dall'auto hanno applaudito a lungo e accolto con lo slogan Campione! Campione!. Antonio è apparso quasi imbarazzato perché non se lo aspettava un festeggiamento del genere mentre i suoi genitori si sono commossi nel ricevere gli abbracci e le pacche sulle spalle da tante persone, molte delle quali sconosciute. Il gruppo, preceduto dalle bandiere tricolori, si è poi trasferito all'interno del bar dove ad attendere il campione c'erano il sindaco di San Michele al Tagliamento, Pasqualino Codognotto affiancato dal parroco don Andrea Vena, che ad ogni medaglia ha fatto suonare le campane, da rappresentanti dell'Avis e dai supertifosi del fan club. Al suo ingresso nella sala è stato accolto dall'Inno di Mameli e dallo sventolio di bandiere. Dopo i saluti di benvenuto e la lettura del messaggio di congratulazioni inviato dal vice presidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin, il campione del mondo ha precisato: «Merito dei successi ottenuti è dovuto al sostegno di tante persone che seguono il mio percorso sportivo». 
E ora il ritorno in classe. «A scuola riprenderò mercoledì - ha detto il diciottenne - perché ho bisogno di un giorno di riposo e di relax ma anche per organizzarmi. Sono stato contento per i messaggi e le telefonate ricevute degli amici e da i compagni di scuola che mi seguono sempre».

Antonio è poi tornato ad analizzare il bilancio dei mondiali. Impreziosito anche dai due ventunenni veronesi Xenia Palazzo, che ha conquistato un argento e vari piazzamenti fuori dal podio, e Stefano Raimondi: tre medaglie d'oro e cinque d'argento. Un pensiero speciale per l'ultima vittoria, accompagnata dal record mondiale, quella che ha concluso la rassegna iridata nella tarda serata di domenica. «Io Stefano Raimondi, Federico Morlacchi e Simone Barlhaam - ha detto Antonio - abbiamo battuto per la prima volta in un mondiale con un tempone (3'4683) le fortissime staffette dell'Ucraina (3'4883) e dell'Australia (3'4979) e questo ci ha resi felicissimi e dato tanta carica. La staffetta l'avevamo preparata a Dublino ma non avevamo vinto. A Londra ci siamo resi conto delle nostre potenzialità ma sapevamo anche che c'erano tante altre fortissime nazioni e che quindi ce la saremo giocata. Ognuno di noi ha realizzato il migliore personale il mio è stato 1'057». Prossimo obiettivo, le Paralimpiadi di Tokyo.
Francesco Coppola  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino