TRIESTE - Imposte non pagate per oltre 200mila euro: la Guardia di Finanza di Trieste ha sequestrato due immobili e quote societarie di sei imprese riconducibili ad un noto gruppo...
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Infatti, allo scopo di eludere le procedure di riscossione coattive relative al quantum dovuto all’erario, gli indagati hanno trasferito formalmente il controllo dell’azienda debitrice a "prestanome" nullatenenti, dopo averla però “svuotata” dei beni aziendali che erano strumentali all'attività di ristorazione. La proprietà del locale è stata ceduta ad una società costituita "ad hoc", che di fatto ha continuato nella gestione del medesimo ristorante/pizzeria senza preoccuparsi di assolvere al debito tributario. Sulla scorta di un solido impianto probatorio, la Procura della Repubblica di Trieste ha disposto perciò un ulteriore sequestro “per equivalente” di due immobili, situati in centro e nella rinomata località turistica di Rivisondoli (AQ), nonché di quote societarie relative a sei imprese alle quali sono riconducibili locali del gruppo a Milano e a Udine. Tre sono gli indagati su cui gravano specifiche accuse che si sommano a quelle precedentemente formalizzate. Nel mirino della Procura e Fiamme Gialle altri locali pure operanti nella ristorazione.
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Il Gazzettino