Addio all'alta velocità Venezia-Trieste: un'opera giudicata «inutile», che non rientra nelle priorità di questo Governo e che sarebbe...
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«Il nostro obiettivo non è semplicemente il taglio agli sprechi, ma anche e soprattutto un ripensamento generale delle infrastrutture e della mobilità in una logica di sostenibilità e riequilibrio modale e geografico.
STUDIO DI FATTIBILITA' PER IL TRENO DELLE DOLOMITI DA CALALZO A CORTINA E DOBBIACO
«In Parlamento è stato raggiunto un grande risultato per Belluno e il Veneto: è stato espresso un voto favorevole all'unanimità al parere che le commissioni Trasporti di Camera e Senato hanno dato al Contratto di Programma, nella parte riguardante gli investimenti tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana. Grazie al parere a quest'atto, che determina la politica per il settore ferroviario dei prossimi 5 anni siamo riusciti ad inserire sia lo studio di fattibilità per il Treno delle Dolomiti da Calalzo a Cortina e poi Dobbiaco, sia quello per la Primolano-Feltre». A renderlo noto è il deputato veneto del M5S Federico D'Incà. «In questo modo viene finalmente rafforzata la posizione di queste due importanti tratte e possiamo pensare di programmare il futuro delle ferrovie bellunesi - continua D'Incà - passando per un studio di fattibilità che indichi una volta per tutte la strada maestra da seguire nello sviluppo infrastrutturale a turistico delle Dolomiti. Attraverso uno stanziamento già previsto dei fondi per i Comuni di confine - conclude il deputato bellunese - possiamo operare queste progettazioni in modo veloce e in coordinamento con la Provincia di Belluno e la Regione Veneto. Adesso è compito di tutti correre e adempiere a tutti i passaggi burocratici per raggiungere l'obiettivo dell' anello ferroviario delle Dolomiti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino