ROCCA PIETORE (BELLUNO) - Non c'è solo la sfida della natura: ora c'è pure la corsa contro il tempo. Fra le tante emergenze che deve fronteggiare Rocca...
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IL BYPASSHa spiegato il sindaco Andrea De Bernardin: «L'idea era di realizzare un bypass, una struttura temporanea che domenica aveva dato segnali di funzionamento, tant'è vero che avevo pregato i miei concittadini di chiudere tutti i rubinetti in vista della riapertura del flusso idrico. Invece sono uscite solo poche gocce, la potenza non è sufficiente, probabilmente a causa dell'ostruzione delle tubazioni. Speriamo di poter risolvere anche questo problema, anche se siamo consapevoli che sarebbe comunque una soluzione provvisoria. Con l'arrivo del gelo, tutto si ghiaccerebbe e dovremmo evacuare la popolazione». Ha confermato Gianpaolo Bottacin, assessore regionale della Protezione Civile, nel corso di un sopralluogo a Sottoguda con Nicola Dell'Acqua, direttore dell'area Tutela e sviluppo del territorio: «Qui d'inverno la temperatura scende anche a meno 20 o meno 25 gradi sotto lo zero, è una fortuna che non stia nevicando già adesso. Per questo stiamo monitorando ora per ora la situazione, per risolvere innanzitutto i disagi primari della popolazione, che hanno ovviamente la priorità in modo da riportare il prima possibile le famiglie alla normalità quotidiana».
IL FUTUROMa nel frattempo bisognerà pensare anche all'immediato futuro, tant'è vero che i tecnici sono già al lavoro per progettare il nuovo acquedotto. «Sarà realizzato con tubi di ghisa interrati anticipa il sindaco De Bernardin e seguirà un tracciato diverso rispetto a quello dei Serrai». Il primo traguardo di questa corsa contro il tempo è fissato per i primi di dicembre, quando tradizionalmente comincia la stagione sciistica. «Non dobbiamo assolutamente far passare il messaggio sottolinea il primo cittadino che non siamo in grado di ripartire. Per questo motivo non chiediamo generi alimentari ma, come ho detto al governatore Luca Zaia e al ministro Matteo Salvini, i soldi con cui fare i lavori e il congelamento dei contributi già erogati per altre opere: ne stavamo avviando 23, ma dobbiamo bloccarle per dare la precedenza alle urgenze, con la volontà però di riprenderle quando saremo usciti da questo tunnel».Pur in mezzo a mille difficoltà, Rocca Pietore ha infatti una certezza: «Ce la faremo. Abbiamo le Dolomiti e la Marmolada patrimonio Unesco, la funivia più alta delle Alpi Orientali e il museo più alto d'Europa. Non intendiamo certo finire per attirare il turismo macabro... Qui i turisti devono tornare per le nostre bellezze, mica per le nostre disgrazie».
A.Pe. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino