Emergenza acqua-cioccolato al Lido: fare il bagno oppure no? Ecco come ci dobbiamo comportare

Venezia, emergenza acqua marrone al Lido: i consigli per entrare in mare e fare il bagno
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VENEZIA - «Arpav ci ha rassicurato confermando e spiegandoci che non sussisteva alcun pericolo per la balneazione. Abbiamo anche incaricato il nostro personale e i bagnini di dare tutte le informazioni che fossero richieste dai nostri clienti». Il presidente del Consorzio Stabilimenti balneari del Lido di Venezia, Alessandro Rizzo, racconta l'impegno dei gestori per affrontare il problema dell'invasione di alghe davanti alla costa lidense e soprattutto del cambio di colore dell'acqua proprio a causa delle alghe. Una vicenda che, soprattutto dal punto di vista dell'immagine, rischia di provocare un colpo basso a una spiaggia che detiene la Bandiera Blu, riconoscimento che premia anche la pulizia dell'acqua e la qualità dei servizi degli stabilimenti. Un caso diventato anche virale con decine e decine di commenti e foto postate sui social e rilanciate.

Acqua-cioccolato al Lido: nessun pericolo di balneazione

«Certo - premette Rizzo - vedere l'acqua scura, anziché chiara o blu non è un bell'effetto. Ma si tratta di un fenomeno naturale che non possiamo controllare o limitare. Mi sono dato da fare perché ero a conoscenza di quanto successo in altre località balneari della costa Adriatica, Rimini e Riccione, dove erano segnalate presunte, possibili infezioni di escherichia coli. Qui da noi per fortuna no: si tratta semplicemente del deposito di alghe naturali. Già ieri la situazione dell'acqua era migliore. La pioggia della mattinata - prosegue il presidente del Consorzio stabilimenti del Lido - probabilmente ha favorito un maggior ricambio di corrente. L'acqua scura è anche accentuata dalle alghe che si depositano nel fondale e dalle elevate temperature di questi giorni. Non possiamo far altro che continuare ad impegnarci nella pulizia e rimozione delle alghe quando queste vengono trascinate dalla corrente fino a riva. Pulizia che proseguiamo a fare tutti i giorni con regolarità e massima puntualità. Devo anche dire che non c'è stato alcun fuggi fuggi dalla spiaggia, i nostri clienti hanno continuato a venire, e siamo particolarmente felici di questo perché non vi sono pericoli».

Affronta, invece, un ragionamento più ampio il presidente di Union Mare Veneto, Alessandro Berton. «Va fatto un discorso sul rifiuto spiaggiato, sia esso alga oppure anche qualche rifiuto portato dalla corrente. Questo tipo di rifiuto precedentemente era assimilato come un rifiuto speciale e dunque comportava notevolissimi costi per lo smaltimento. Ora finalmente non è più così, nel nuovo decreto salva mare il rifiuto spiaggiato è stato comparato a rifiuto organico di biomassa e quindi anche più facile da smaltire. Credo però che i primi effetti di questa semplificazione si potranno toccare con mano dal 2023, non già dalla stagione in corso. Bisogna trovare delle soluzioni ad ampio raggio, altrimenti oggi abbiamo il problema delle alghe al Lido, qualche settimana fa c'erano state le meduse a Jesolo, domai e dopodomani potranno verificarsi altre emergenze. Va, invece, trovata una soluzione d'insieme che riguardi tutti gli aspetti di spiaggia e balneazione in Veneto».

 

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Il Gazzettino