Acqua Dolomia, 100 milioni di bottiglie: in arrivo assunzioni e investimenti

Acqua Dolomia, 100 milioni di bottiglie: in arrivo assunzioni e investimenti
PORDENONE - Acqua Dolomia continua nella crescita annuale a doppia cifra: il 2018 per la società “Sorgente Valcimoliana” di Cimolais si chiude con un aumento...

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PORDENONE - Acqua Dolomia continua nella crescita annuale a doppia cifra: il 2018 per la società “Sorgente Valcimoliana” di Cimolais si chiude con un aumento del 16 per cento rispetto al 2017. Ma il vero record dell’anno è il traguardo dei cento milioni di bottiglie. Per il 2019 la società ha previsto importanti investimenti per arrivare al 2020 con un grande nuovo progetto che riguarda le bottiglie in vetro: verrà potenziata la produzione di contenitori in vetro e avviata la buona prassi del “vetro a rendere”: un cambiamento che porterà anche - nel giro di un paio di anni - a importanti investimenti ne sito della Valcimoliana e all’assunzione di nuovi cinque o sei addetti. Attualmente la società dà lavoro a una quarantina di dipendenti, sono sessanta con l’indotto legato a artigiani e al trasporto. Il grande obiettivo di Dolomia - unica acqua al mondo che si produce all’interno di un parco patrimonio dell’Unesco - è quella di candidarsi a essere l’acqua delle Olimpiadi del 2026. «Siamo - ha spiegato ieri l’amministratore delegato Gilberto Zaina, con il presidente Italo Casagrande, illustrando i risultati dell’anno che sta per chiudersi - sempre più conosciuti come l’acqua delle Dolomiti essendo la nostra fonte nel Parco delle Dolomiti friulane. Nostro obiettivo è rafforzare ancora di più quest’immagine. All’estero si conoscono in genere le Alpi, noi insisteremo moltissimo, anche con i nuovi marchi e il packaging dei nuovi prodotti per la grande distribuzione e per hotel e ristoranti, sull’immagine delle Dolomiti. È chiaro che in quest’ottica le Olimpiadi del 2026 saranno un’occasione decisamente importante».

I DATI DEL 2018
La società della Valcellina chiuderà il 2018 con il numero record di cento milioni di bottiglie vendute, con un valore previsionale della produzione di oltre 13 milioni di euro, in crescita del 16% sul 2017. Numeri positivi nonostante l’annata, da un punto di vista climatico, non ha certo favorito il traino delle vendite: rispetto all’anno precedente infatti il 2018 è stato meno caldo. Inoltre, nel mese di novembre c’è da mettere in conto il fermo produttivo di circa dieci giorni dovuto all’eccezionale ondata di maltempo che ha devastato anche la Valcellina. Dolomia ha progressivamente aumentato la sua quota export, arrivata oggi a circa il 20% del suo fatturato. In Europa viene esportata principalmente in Belgio, Olanda, Polonia e Russia (dove non si sono registrati contraccolpi dell’embargo) mentre nel mondo sono forti e rinnovate le partnership con distributori negli Emirati Arabi e l’intera area del Golfo, Cina (dove il partner commerciale è addirittura il colosso Alibaba) Indonesia, Repubblica Dominicana e Stati Uniti. Anche se negli Usa il mercato è più “protetto” e quindi diventato più difficile esportare. «Stiamo concludendo il 2018 in linea con gli obiettivi previsionali, nel 2020 riteniamo di poter raggiungere il target di 150 milioni di bottiglie prodotte». Crescono anche le sponsorizzazioni: nel campionato della serie A sono ben tre le squadre sponsorizzate: all’Udinese e al Genoa si aggiungerà a breve anche la Spal Ferrara.
DANNI DA MALTEMPO

Il 2018 va però in archivio anche un evento avverso: il maltempo dello corso novembre ha causato - a causa dell’interruzione di energia e della viabilità - alla società un danno di quasi 300 mila euro. «Le autorità - ha detto Zaina - ci sono state vicine in quei momenti difficili che abbiamo superato anche se con qualche difficoltà». E i numeri postivi sono lì a dimostrarlo.
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Il Gazzettino