La crisi Acc oggi al Mise, Electrolux solidale minaccia scioperi

I lavoratori Acc in una delle tante manifestazioni
BORGO VALBELLUNA - Cominciano oggi, con l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico, i sette giorni più lunghi nella storia di Acc. L’azienda in...

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BORGO VALBELLUNA - Cominciano oggi, con l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico, i sette giorni più lunghi nella storia di Acc. L’azienda in amministrazione straordinaria ha raschiato ormai il fondo della cassa, costretta a tagliare produzione e stipendi a fronte di molte commesse. Le strade intraprese finora dal Mise per soddisfare le necessità di Acc si sono rivelate tutte inefficaci. L’ultima carta sembra quella del decreto emanato per le aziende finite in crisi per la pandemia. Ma il ministro Giancarlo Giorgetti pare fermo sulla strada degli investimenti privati, probabilmente proprio attraverso la gara di vendita partita a giugno e che il 5 ottobre vedrà chiudersi i termini per la presentazione di offerte vincolanti. Sarà vendita o svendita? Chiaro che se l’azienda fosse a pieno regime avrebbe ben altro valore rispetto ad una produzione che viaggia ormai al lumicino per impossibilità di pagare i fornitori. 


Il grido di rabbia più che da Mel arriva da Susegana, ovvero da Electrloux principale cliente di Acc. Rsu, Fim, Fiom e Uilm parlano di progetto di deindustrializzazione da parte del ministro e domani riuniranno le assemblee per decidere su proteste e scioperi. Oggi Giorgetti sarà anche a Conegliano nell’ambito della campagna elettorale leghista e in quest’occasione incontrerà imprese e sindacati. «Ma le imprese - dicono i sindacati Electrolux profetizzano esiti nefasti per il futuro di Acc - Giorgetti le affossa. Le risposte su Acc che il ministro non dà ai lavoratori le conosciamo già. E non basta dire che la soluzione deve venire dal privato».
«Giorgetti dice che Acc produce in perdita? Per forza - proseguono da Susegana -, ciò accade solo per ragioni di mancanza di liquidità che non permette programmazione neanche per l’acquisto della materie prime, in un periodo in cui non mancano né lavoro né clienti. E vedere un ministero alimentare dubbi sulla tenuta del progetto e della fabbrica sembra un chiaro segnale di voler affossare ogni soluzione. Da sempre siamo vicini e solidali con i lavoratori Acc». Acc ed Electrolux, gruppo che non conosce crisi, rappresentano un filiera produttiva del freddo straordinaria nel quadro industriale italiano.
«Il Ministero - spiega una nota di Stefano Bona, segretario provinciale della Fiom-Cgil - deve uscire definitivamente dalle nebbie omissive degli ultimi mesi e deve dire una volta per tutte se metterà a disposizione di Acc i finanziamenti previsti dal fondo per le grandi imprese in crisi, per quale importo e quando. Non accetteremo nessuna ambiguità, da oltre un anno il Mise deve trovare i fondi, che la legge Prodi dispone per alimentare la gestione di una azienda in amministrazione straordinaria se ancora non ci è riuscito è solo colpa della sua inconsistenza nelle relazioni con la commissione europea e poi nell’adozione di uno strumento normativo efficace, Acc è in grado di presentare la domanda in poche ore, basta che il Mise dica quanti soldi intende concedere e su quali presupposti di rimborsabilità».

La Fiom sostiene che anche la Regione Veneto, che con l’assessore Elena Donazzan ha sempre giocato un ruolo attivo nella partita, non sarebbe più disposta ad essere presa in giro. Uno scontro quasi surreale tra due forze della Lega, il governatore veneto Luca Zaia e il ministro Giancarlo Giorgetti. «Non permetteremo che tutto finisca nella palude delle lotte intestine del Ministero - prosegue Bona -. Acc senza supporti finanziari da oltre 21 mesi resta aperta anche se con la produzione limitata a pochi strategici clienti. Un vero miracolo industriale che dobbiamo alla sua comunità professionale e sociale raccolte e unite nella resistenza intorno ad un patrimonio tecnico unico al mondo. Se Mel sarà salvata sarà grazie al fatto di essere riuscita in mezzo alla crisi più nera, ad industrializzate un nuovo compressore in grado di mettere all’angolo tutta la concorrenza internazionale, e di aver sempre fornito puntualmente i suoi clienti nel grande caos della logistica globale».
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Il Gazzettino