VERONA - Movimentato episodio allo stadio Bentegodi sabato sera prima del match tra Hellas Verona e Juventus: la Polizia ha arrestato tre pregiudicati. Tre ore prima...
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I tre erano entrati qualificandosi in maniera impropria e si sono mostrati sin da subito poco collaborativi, rifiutandosi di scendere e spintonando gli operatori. Sono stati, quindi, chiesti rinforzi ed è giunta un’altra pattuglia Digos: nonostante i 4 agenti abbiano tentato più volte di convincere i tre ad abbandonare l’impianto, improvvisamente uno di loro, 34enne di Crotone residente a Borgo Val di Taro (Parma) ma di fatto domiciliato in provincia di Verona, ha colpito violentemente con un pugno alla testa un agente; un altro, invece, anche lui di Crotone - 39enne - ha sferrato subito dopo un forte calcio alla schiena del poliziotto facendolo rovinare a terra. I due soggetti insieme ad un altro, di Napoli, 40enne residente a Barano d’Ischia, dopo aver tentato di opporre ancora resistenza, sono stati definitivamente bloccati. Nella circostanza, hanno minacciato i poliziotti gridando a gran voce di “Non avere nulla da perdere” e che a breve gliel’avrebbero fatta pagare.
Prima di essere portati in Questura sono stati perquisiti e all’interno della tasca del giubbino indossato dal secondo è stato rinvenuto e sequestrato un coltello a serramanico con lama affilata, della lunghezza totale di 16 cm.
Nel corso della serata, il poliziotto colpito a calci e pugni ha lamentato dolori alla nuca e al busto; portato in pronto soccorso, dopo gli accertamenti clinici, veniva dimesso con prognosi di 14 giorni.
I tre soggetti, tutti noti alle Forze dell’Ordine perché pluripregiudicati per reati contro la persona ed il patrimonio, sono stati arrestati per i reati di violenza, minaccia e lesioni.
Nella mattinata odierna - 10 febbraio - il giudice, dopo la convalida degli arresti, ha disposto, in attesa dell’udienza rinviata il prossimo 16 marzo, la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti del trentacinquenne di Crotone, mentre per gli altri due il divieto di dimora a Verona. Sicura l'emissione di daspo per tutti e tre.
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Il Gazzettino