Vogliono pagare l'auto con un fucile (rubato): marito e moglie denunciati

Il fucile sequestrato
ABANO TERME – Una volta conclusa la vendita dell’automobile, si aspettava di ricevere il regolare pagamento in denaro. L’acquirente, invece, si è...

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ABANO TERME – Una volta conclusa la vendita dell’automobile, si aspettava di ricevere il regolare pagamento in denaro. L’acquirente, invece, si è presentato con un fucile da caccia. Minacciandolo oltretutto di pesanti ritorsioni se non avesse accettato la sua offerta oppure ne avesse parlato con qualcuno. L’uomo, però, non si è spaventato ed è immediatamente andato dai carabinieri della stazione di Abano Terme, portando con sé l’arma.

 

I militari guidati dal luogotenente Mario Sinigagliese hanno subito avviato l’indagine, accertando che era stata rubata tre anni fa da un’abitazione di Monselice. Morale della favola, il 40enne V.C., romeno di professione commerciante, e la moglie 29enne P.A., residenti a Padova e già noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati a piede libero per i reati di ricettazione e minaccia in concorso. Tutto inizia alcune settimane fa, quando un carrozziere di 46 anni, connazionale del commerciante e residente nella zona euganea, conclude con la coppia la vendita di una Renault Megane Scenic. Effettuato il cambio di proprietà della vettura, l’uomo attende il pagamento concordato. Non ha fretta, i due di conoscono. Dopo qualche giorno, V.C. e la moglie si presentano in officina e gli consegnano un fucile da caccia a canne sovrapposte calibro 12 assieme a cinque cartucce. Il carrozziere resta basito e pretende spiegazioni. Il compratore inizia a tergiversare, assieme alla moglie insiste perché accetti l’arma come contropartita della vettura. L’altro continua a rifiutare e, alla fine, chiede loro senza tanti giri di parole da dove vengano il calibro 12 e le munizioni e se, dietro a tutta quella strana faccenda, non si nasconda un qualche imbroglio di cui teme di rimanere vittima. La reazione dei due è immediata: gli rispondono a muso duro che l’avrebbe pagata cara se avesse rifiutato lo scambio o ne avesse parlato con le forze dell’ordine. Il carrozziere, a quel punto, finge di abbozzare ma poi si presenta alla caserma di viale delle Terme e racconta tutto ai militari dell’Arma. Che prendono in custodia il fucile e iniziano subito l’attività investigativa. Arrivando in breve tempo a scoprire che carabina e cartucce erano state rubate, tre anni prima, dalla casa di una 65enne pensionata di Monselice, che ne era regolarmente in possesso e aveva subito denunciato il furto. Gli uomini in divisa si presentano quindi a casa della coppia con un mandato di perquisizione, rinvenendo un computer e un set di coltelli da cucina di marca Berkel per i quali il commerciante e la moglie non sanno dare spiegazioni convincenti. La qui, la denuncia a piede libero nei loro confronti per ricettazione e minacce. Ora le indagini continuano per verificare l’ipotesi investigativa che anche il pc e la partita di coltelli siano la refurtiva di altre incursioni in abitazioni private.
Eugenio Garzotto Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino