Ancora sulla guerra in Russia: gli eventuali errori della Nato non possono giustificare i massacri e gli orrori di Putin

Ancora sulla guerra in Russia: gli eventuali errori della Nato non possono giustificare i massacri e gli orrori di Putin
Egregio Direttore, per me le cose stanno così: Nato e Russia concordano nel 1990 nel non ingrandire la Nato verso Est con (all'epoca) Baker, Gorbaciov e poi Eltsin. Il...

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Egregio Direttore,
per me le cose stanno così: Nato e Russia concordano nel 1990 nel non ingrandire la Nato verso Est con (all'epoca) Baker, Gorbaciov e poi Eltsin. Il deputato Biden nel 1996 (o 97) sa bene che l'unica mossa che provocherebbe una reazione ostile russa è un allargamento ad est. Poi cosa fa la Nato? Si è allarga a est. Quindi: la Russia ha sbagliato, ma prima vengono gli sbagli Nato. Sbaglio?


Emanuele Petrini
Caro lettore,
non so sei lei sbaglia, provo però a fornirle anche qualche altra chiave di lettura degli eventi di cui stiamo parlando. Partiamo dal 1990. E' assai probabile, come dimostrerebbero alcuni documenti recentemente prodotti, che il segretario di stato James Baker nel dicembre di quell'anno garantì all'allora presidente russo Gorbaciov che la Nato non si sarebbe allargata nei territori dell'ormai defunto Patto di Varsavia. Le cose andarono poi diversamente: nel 1999 Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca entrarono ufficialmente nella Nato. E dopo di loro lo stesso fecero altri paesi usciti dall'orbita sovietica. Ma nessuno li ha costretti a farlo. Non sono stati invasi e neppure minacciati. L'adesione alla Nato è stata richiesta da loro e i rispettivi parlamenti nazionali, democraticamente eletti, hanno approvato a larga maggioranza questa scelta. Domandiamoci: per quali ragioni queste nazioni hanno deciso di aderire alla Nato? Perchè, liberatisi dal giogo dell'Urss, non hanno scelto di rimanere neutrali e hanno voluto vincolarsi all'Alleanza atlantica? La risposta mi sembra evidente: perchè non si fidavano del loro ingombrante vicino, certamente indebolito dal crollo del sistema comunista, ma sempre minaccioso. Alla luce di ciò che sta accadendo in Ucraina, forse, non mi pare si possa dire che quelle nazioni hanno fatto una scelta errata o poco lungimirante. Sbaglio?
Nel 1994 a Budapest venne firmato un trattato con il quale l'Ucraina accettava di rinunciare alle armi nucleari in suo possesso (1900 testate) e di consegnarle alla Russia, ottenendo in cambio assicurazioni da Mosca, Stati Uniti e Regno Unito sulla propria sicurezza, indipendenza e integrità territoriale. E' esagerato dire che di quel trattato la Russia ha fatto carta straccia?


Infine, lei scrive: la Russia ha sbagliato, ma prima vengono gli sbagli Nato. Ammettiamo che ciò sia vero. Cosa vorrebbe significare? Che l'allargamento in chiave difensiva dell'Alleanza Atlantica a Est, giustifica o legittima l'invasione di un paese confinante, il massacro di civili e la distruzioni delle città ucraine? Lei pensa davvero questo? Se così, sì, credo che lei sbagli.
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Il Gazzettino