Caro direttore, è veramente commovente assistere alla formazione delle liste dei candidati alle prossime elezioni. Commovente perché si può constatare la...
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è veramente commovente assistere alla formazione delle liste dei candidati alle prossime elezioni. Commovente perché si può constatare la quasi disperazione degli esclusi. Loro volevano a tutti i costi andare in parlamento per poter fare finalmente molte cose per il bene degli italiani e invece qualche maligno glielo impedisce. Sembra di essere nel canale di Sicilia in cui tutti vogliono aggrapparsi al gommone per raggiungere l'agognato approdo. Solo che questa situazione è ben più seria e grave che agognare un approdo in parlamento. Emblematico è il caso di Razzi: prima è fuori, poi rientra, poi è di nuovo fuori. Mi sembra un balletto poco serio così come gli oltre 100 simboli di formazioni le più disparate che si candidano alla guida del paese. Più che di democrazia credo si possa parlare di patologia. I presupposti per fornire motivi agli astensionisti ci sono tutti. Ma noi, democratici incalliti andremo comunque a votare, se non altro per non dare spazio ai velleitarismi di chi ha poche idee, ma confuse ed è lontano dalla realtà, che non conosce. In politica capita spesso di dover votare per il meno peggio, soprattutto in Italia.
Giancarlo Locatelli
Dosson di Casier
Caro lettore,
tra paracaduti, tagli e recuperi al fotofinish, lo spettacolo offerto dai partiti nella frenetica presentazione delle liste elettorali non è stato tra i più edificanti.
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Il Gazzettino