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Caro Direttore,
mai come questa volta sono preoccupata per l'elezione del Presidente della Repubblica. Mi sembra che sia in gioco la Democrazia parlamentare, già evidentemente entrata in crisi - per l'epidemia Covid. Ora se venisse eletto, come si dice possibile, Silvio Berlusconi (la cui candidatura ritengo inammissibile) è ovvio che presto il Governo cadrebbe e nuove elezioni porterebbero alla vittoria della Destra di Meloni e Salvini, animosi alleati di Forza Italia...e saremmo a una dittatura della Destra. D'altronde se si mandasse al Quirinale una personalità meramente rappresentativa, forse una donna, essa non avrebbe la forza di impedire la ripresa della rissa partitica e le elezioni anticipate, col rischio della vittoria della Destra illiberale. Se invece con l'intesa di un consorzio democratico, coeso e progressista, si riuscisse a eleggere Draghi, avremmo una continuità di direttive economiche ma a prezzo della accettazione fattuale della Democrazia presidenziale. Come andrà? God save the Queen, Dio salvi l'Italia!
Flora Dura
Treviso
Cara lettrice,
mi pare che le sua preoccupazioni sia soprattutto una: la possibilità che l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica abbia come conseguenza la caduta del governo attuale e nuove elezioni che potrebbe vedere uscire vincente il centro-destra.
Il Gazzettino