Questa elezione del Presidente è diversa dalle altre, ma non carichiamola di significati che non ha

Questa elezione del Presidente è diversa dalle altre, ma non carichiamola di significati che non ha
Caro Direttore, mai come questa volta sono preoccupata per l'elezione del Presidente della Repubblica. Mi sembra che sia in gioco la Democrazia parlamentare, già...

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Caro Direttore,
mai come questa volta sono preoccupata per l'elezione del Presidente della Repubblica. Mi sembra che sia in gioco la Democrazia parlamentare, già evidentemente entrata in crisi - per l'epidemia Covid. Ora se venisse eletto, come si dice possibile, Silvio Berlusconi (la cui candidatura ritengo inammissibile) è ovvio che presto il Governo cadrebbe e nuove elezioni porterebbero alla vittoria della Destra di Meloni e Salvini, animosi alleati di Forza Italia...e saremmo a una dittatura della Destra. D'altronde se si mandasse al Quirinale una personalità meramente rappresentativa, forse una donna, essa non avrebbe la forza di impedire la ripresa della rissa partitica e le elezioni anticipate, col rischio della vittoria della Destra illiberale. Se invece con l'intesa di un consorzio democratico, coeso e progressista, si riuscisse a eleggere Draghi, avremmo una continuità di direttive economiche ma a prezzo della accettazione fattuale della Democrazia presidenziale. Come andrà? God save the Queen, Dio salvi l'Italia!


Flora Dura
Treviso


Cara lettrice,


mi pare che le sua preoccupazioni sia soprattutto una: la possibilità che l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica abbia come conseguenza la caduta del governo attuale e nuove elezioni che potrebbe vedere uscire vincente il centro-destra. Posso comprendere che questa prospettiva politica non incontri il suo consenso. Ma la democrazia parlamentare funziona così: una coalizione di partiti vince e governa, l'altra perde e sta all'opposizione. Ci sono ovviamente anche altre combinazioni possibili, ma l'essenza del gioco democratico è questa. Una cosa è certa: non si può ritenere che un sistema funzioni solo quando vincono le forze politiche per cui si parteggia, mentre precipita nella rissa partitica, nel regime o addirittura nella dittatura se a prevalere sono gli avversari. La vitalità di una democrazia parlamentare si misura sulla capacità di garantire un'alternanza al governo fra forze diverse, non nel suo contrario. E questo, in una certa misura, vale anche per l'elezione del Presidente della Repubblica. Negli ultimi 30 anni la scelta della più alta carica dello Stato è stata una prerogativa del centrosinistra. Oggi i numeri e gli equilibri sono diversi. Può piacere o meno. Ma questa è appunto la democrazia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino