L'odore dell'erba appena tagliata è un grido di aiuto: ecco perché le piante lo emettono

L'odore dell'erba appena tagliata è un grido di aiuto: ecco perché le piante lo emettono
Odore di erba appena tagliata. Per molti è un profumo gradevole associato alla bella stagione, all'arrivo dell'estate, ai ricordi dell’infanzia o a un momento...

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Odore di erba appena tagliata. Per molti è un profumo gradevole associato alla bella stagione, all'arrivo dell'estate, ai ricordi dell’infanzia o a un momento felice. Sicuramente non per tutti, ma neanche per l’erba tagliata. Si perché, secondo le più recenti scoperte scientifiche, in verità, quell’odore è l’equivalente di un grido di aiuto. Come dire un lamento, che le piante emettono quando sentono minacciata la loro sopravvivenza.


Negli ultimi anni, gli studi sui modi di comunicare delle piante si sono moltiplicati, oggetto di interesse da parte di ricercatori e scienziati che cercano nuove strade per applicare la tecnologia al mondo naturale. Le piante, è noto, non possono spostarsi fisicamente e non producono suoni, ma possono allungarsi, girarsi e nel caso delle graminacee (ma non solo), quelle che comunemente sono nei prati, emettere sostanze chimiche dall’odore caratteristico. E piacevole per noi umani. L’ecologo americano Jack Schultz, come si legge su Il Post, fu tra i primi ad ipotizzare che l’odore fosse un grido di aiuto. Forse rivolto ad altre piante, percepibile dagli animali, (i feromoni hanno la stessa funzione) ed ovviamente all’uomo.

Dal punto di vista scientifico queste sostanze sono chiamate composti organici volatili biogenici e vengono emessi per scopi specifici. Nel caso del mais quando viene colpito da un parassita, per il tabacco quando le sue foglie sono mangiate dal bruco. In Africa, in un esempio molto esplicativo citato da Il Post, le piante di Acacia nel raggio di 50 metri hanno diffuso nello stesso momento una sostanza tossica, il tannino, perché masticate da alcuni animali. Nel giro di pochi minuti 3000 antilopi sono state sterminate dalla sostanza diffusa nell’aria da migliaia di piante in pericolo.


Certamente non è questo il caso dell’erba dei prati, così comune nel nostro paese, che emana quell’odore quando tagliata. Ma se ancora si studiano gli effetti positivi e nella gran parte dei casi piacevoli sugli esseri umani, ciò che ad oggi è noto, lo rivela una ricerca condotta sulle scimmie. E cioè che quelle sostanze chimiche abbiano un effetto calmante in condizioni di stress, consentendo un afflusso di sangue nella parte della corteccia cerebrale collegata con l’olfatto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino