Caro Gazzettino, in un ospedale moderno e all'avanguardia come Padova appare incomprensibile l'odissea che si deve...
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in un ospedale moderno e all'avanguardia come Padova appare incomprensibile l'odissea che si deve intraprendere e sopportare per le visite e i controlli pre-degenza. Il paziente (di nome e di fatto) deve fare oltre una decina di code diverse, in ambulatori fuori (per i prelievi di sangue) e poi dentro l'ospedale (al Policlinico e al monoblocco) ogni volta aspettando con infinita rassegnazione prima il proprio turno per l'accettazione e poi quello per l'esame.
Il tutto con regole sempre diverse: chiamata con numero, poi per nome, con lettera o semplicemente per turno di coda (quando il totem elettronico, come spesso avviene, non funziona).
Ma chiedo: visto che tutti gli esami/visite sono programmati, non si potrebbe creare una corsia dedicata ai pre-degenti e magari non farli girare come trottole (con i documenti cartacei alla mano) per i vari reparti o padiglioni?
A me la (s)ventura è capitata giovedì scorso per gli esami in Orl pre-intervento: staff e personale sono stati gentilissimi, ma l'iter delle visite è davvero una odissea e a fine giornata (quasi 9 ore più il viaggio A/R) la domanda è una sola: la "Buona Sanità" perchè non parte dal rispetto e mette al centro il paziente specialmente quando è anziano o con problemi di deambulazione?
Un paziente mestrino
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Il Gazzettino