Palloncini bianchi liberati in cielo per l'ultimo saluto a Malak e Janna Lassiri, le sorelline di 14 e 3 anni uccise da un albero caduto sulla loro tenda del campeggio di...
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Il silenzio del cimitero Parco è stato rotto dalla preghiera dei due Imam e dai pianti incessanti. Ad accogliere le bare, dopo il saluto delle Vallette, il quartiere della famiglia, oltre ottocento persone. «Allah Akbar», «Dio è grande», ripetono gli uomini che portano a turno le bare prima di posarle sulla terra. Accanto ai feretri il padre Hicham. «Giustizia? Oggi non voglio parlare di giustizia, in questo momento voglio solo ringraziare», ha detto alla fine della cerimonia. L'uomo, interrotto soltanto dal figlio Tari, stretto in lacrime alle sue gambe, ha voluto ringraziare la «Croce Rossa, il personale dell'ospedale e il maresciallo dei carabinieri, che è stato vicino a noi, e poi il sindaco di Massa, il sindaco di Torino e la maestra dei bambini che è una seconda mamma per loro. Abbiamo sentito l'affetto della comunità», dice l'uomo commosso.
Più distante mamma Fatima, che ha seguito i funerali in preghiera con le altre donne. «Io ho visto il tronco di quell'albero ed era marcio», ha raccontato tra le lacrime Nassrin, la sorella 19enne delle due vittime. «È giusto che si sappia perché fatti così non accadano più», ha aggiunto senza volere però fare polemica.
Il Gazzettino