Tappa al Viminale per cinque ragazzini 'eroì del bus di San Donato Milanese: oltre ai futuri italiani Ramy e Adam, anche Aurora, Fabio e Nicolò. A loro il...
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Ma Salvini non nasconde la sua irritazione per chi, a suo parere, ha strumentalizzato la vicenda. Il riferimento è alla sinistra, ma anche agli alleati a Cinquestelle che hanno spinto per la cittadinanza a Ramy. E ai massmedia che hanno cavalcato i 'ragazzini-eroì. «C'è - spiega - chi li ha usati in studio per fare audience. Io appositamente non li ho voluti in conferenza stampa. C'è chi li ha usati come bandiera politica. Poi è sempre colpa di Salvini. Ma in questo caso mi sento quello che ha staccato la spina ad una situazione che alla lunga avrebbe fatto male ai ragazzi». E se Ramy e Adam diventeranno presto italiani, «ma solo loro due», precisa il ministro, ciò non aprirà la strada a concessioni più facili di cittadinanza. La legge attuale, osserva, «funziona, abbiamo dato 140mila cittadinanze negli ultimi mesi.
L'Italia è il Paese che ne ha date di più. Il dibattito quindi non esiste». Quanto all'iniziale ostruzione su Ramy e Adam, sostiene, «ci siamo dati dei giorni per svolgere gli approfondimenti sul percorso da fare. Mi sono preso il tempo necessario per dire sì o no a ragion veduta e non a capocchia. Ho accolto con interesse le pressioni che arrivavano da mezzo mondo, ma poi la convinzione me la sono fatta io secondo coscienza e leggi vigenti». Il ministro invoca quindi attenzione anche per gli altri ragazzi di Crema, non solo per i due futuri italiani.
Rami saluta in campo la Nazionale: «È il giorno più bello della mia vita» Foto
«C'è ad esempio Nicolò che si è offerto da ostaggio all'autista.
Il Gazzettino