L'esame del Dna avrebbe confermato che la paternità del bambino nato l'autunno 2018 all'insegnante 35enne di Prato, indagata per atti sessuali su minore, va...
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«I campioni del test - aveva detto in mattinata uno degli avvocati della professoressa, Mattia Alfano - sono stati eseguiti e i risultati ci saranno a ore: la verità dei fatti secondo noi prescinde da questo risultato ed è per questo che abbiamo chiesto che sia sentita subito dagli investigatori». Il legale e l'altro difensore della donna, Massimo Nistri, hanno presentato la richiesta di poter fare dichiarazioni spontanee, quindi già nel pomeriggio la procura di Prato ha convocato la 35enne negli uffici degli inquirenti. L'insegnante è stata sentita circa due ore e mezzo e l'interrogatorio è stato secretato. «Non possiamo dire niente: l'interrogatorio è stato secretato», hanno detto uscendo gli stessi avvocati Alfano e Nistri.
La professoressa di inglese è arrivata in procura con il marito (che peraltro ha riconosciuto il bambino come proprio), passando da un'entrata secondaria mentre i suoi avvocati hanno raggiunto gli uffici dei pm dall'ingresso principale, passando davanti a telecamere e giornalisti ma senza rilasciare dichiarazioni.
Il Gazzettino