Il Papa chiama un altro asiatico in curia, un coreano guiderà tutti i preti del mondo

Il Papa chiama un altro asiatico in curia, un coreano guiderà tutti i preti del mondo
Città del Vaticano - Sempre meno italiani in curia, ai posti di comando, in compenso però aumentano gli asiatici, segno che la linea impressa da Papa Francesco di...

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Città del Vaticano - Sempre meno italiani in curia, ai posti di comando, in compenso però aumentano gli asiatici, segno che la linea impressa da Papa Francesco di guardare all'Asia resta un percorso da rafforzare ulteriormente. Stamattina è stata annunciata la nomina del nuovo prefetto della congregazione per il clero: si tratta del coreano monsignor Lazzaro You Heung-sik, finora vescovo di Daejeon. Sostituirà il cardinale Beniamino Stella che resterà incaricato fino alla presa di possesso del nuovo prefetto. Il dicastero del clero riveste un peso considerevole nella organizzazione d'Oltretevere perchè da lì si controllano i seminari e i sacerdoti di tutto il mondo. 

La scelta del vescovo coreano è una sorpresa anche se il Papa ha avuto modo di conoscere bene padre Lazzaro durante il suo viaggio in Corea. Da allora il rapporto tra i due non è mai venuto meno e il futuro prefetto ha sempre informato il Vaticano delle relazioni internazionali tra le due Coree e delle sfide che questo avrebbe implicato per la Chiesa cattolica.

 

 

Anche dopo il viaggio di Francesco in Corea, nel 2014, il vescovo aveva lavorato sottotraccia per poter realizzare il grande sogno di Bergoglio, una visita simbolica a Pyongyang. A suo parere sarebbe stato un passaggio gigantesco per la pacificazione della penisola coreana. Il nuovo prefetto del clero aveva anche parlato pubblicamente di un percorso ipotetico per arrivare a questo obiettivo ma si rendeva ovviamente conto che la Corea del Nord avrebbe dovuto impegnarsi a rinunciare alle armi nucleari e a costruire un paese nuovo e garantista sulla libertà religiosa. L'analisi del vescovo è sempre stata molto ascoltata anche perchè  è uno dei pochi prelati ad aver avuto il permesso di entrare in Corea del Nord per portare aiuti alla popolazione. 

In Corea i cattolici sono cresciuti a un ritmo vertiginoso negli ultimi decenni, e ora formano il dieci per cento della popolazione. Caso più unico che raro il vangelo nel "paese del calmo mattino” non l’hanno impiantato, secoli addietro, dei missionari stranieri ma dei laici locali, convertiti dall’eco, giunto fin qui, della suggestiva predicazione di Matteo Ricci a Pechino.

Un altro prefetto di congregazione che arriva dall'Asia è quello di Propaganda Fide, uno dei maggiori dicasteri di curia. Il cardinale Luis Tagle, di origine filippina ma per parte di madre cinese (parla correntemente il mandarino) è stato scelto dal Papa proprio per questi contatti continui che ha con il continente asiatico dal quale, secondo Francesco, dipenderà il futuro della Chiesa nei prossimi decenni. 

 

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Il Gazzettino