A 92 anni ha nascosto per anni al Fisco 15 milioni di euro, portandoli in Svizzera. Ma la "latitante fiscale" ha deciso di riportare l'ingente cifra in Italia,...
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Secondo le indagini, la 92enne, difesa dai legali Rosario e Gabriele Minniti, nel '94 ottenne l'iscrizione all'anagrafe dei residenti all'estero, simulando poi di essere residente prima in Svizzera e in seguito nel Regno Unito, mentre in realtà, almeno dal 2014, risiedeva a Milano. Il capoluogo lombardo, infatti, scrive il gip, «è la città» dove la donna «vive abitualmente» in un appartamento «'di famiglia' ristrutturato secondo i propri desiderata che, come evidenziato dai dati delle utenze elettriche e del gas sopra riportate, la stessa risulta stabilmente occupare almeno dal gennaio 2011».
Nell'inchiesta è emerso anche che l'anziana frequentava regolarmente una «palestra» a Milano e poi i «dati dello 'spesometro'» hanno evidenziato che la città lombarda è «il centro dei suoi affari ed interessi personali», anche «alla luce dell'elevata età anagrafica» con «il costante ricorso a cure mediche e fisioterapiche» nel capoluogo lombardo. Inoltre, si legge nella sentenza, «anche il ripetuto recarsi in Svizzera, per poche ore, per effettuare dei prelievi sotto la soglia consentita dalle leggi doganali in materia, è sintomatico della necessità di doversi approvvigionare del denaro contante necessario alle spese quotidiane che la stessa sostiene in Italia».
Il «patrimonio finanziario» della 92enne, anche grazie all'aiuto di un commercialista che, difeso dal legale Davide Steccanella, ha patteggiato una pena pecuniaria di 45mila euro, è stato «abilmente schermato dietro la continua predisposizione di trust residenti in Paesi esteri». Il professionista, stando alle indagini, avrebbe stilato per la donna anche «un vero e proprio 'vademecum' consigliandole le migliori strategie» per nascondere i soldi al Fisco.
All'anziana, però, sono state riconosciute sia le attenuanti generiche che quella per aver estinto i debiti tributari, anche perché ha collaborato con i magistrati e «ha provveduto ad eseguire il versamento della ingente somma» di oltre 14,5 milioni all'Agenzia delle Entrate «il 14 gennaio 2019».
Il Gazzettino