Si ammala sul lavoro, subisce un trapianto di cuore e gli riconoscono un danno da 1 milione di euro. Lui poi si uccide e il Ministero rivuole i soldi dalla vedova che non lavora e...
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L’avvocato Antonello Carbonara, dovrà ancora una volta presentare la “copiosa documentazione medica” relativa al calvario medico subito dal 52enne che nel 2011 aveva contratto la legionella all’interno del posto di lavoro. Una malattia che aveva accentuato una patologia cardiaca dell’ex agente, costretto a subire anche un trapianto di cuore. Secondo il Ministero di Giustizia, non vi sarebbe prova che il batterio sia stato contratto nell’ambiente di lavoro, ma le carte in mano alla parte offesa, dicono il contrario: la presenza del batterio nel novembre 2011 e l’assenza dello stesso nell’abitazione del 52enne. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino