È stata la madre a chiudere la figlia di 27 anni, morta per le conseguenze dell'anoressia, in un trolley e a gettarla nel mare Adriatico dopo averne vegliato il...
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È questa la svolta nell'indagine della squadra mobile di Rimini, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, che ha aperto un fascicolo, per ora formalmente contro ignoti, per dispersione di cadavere e abbandono d'incapace. La giovane trovata cadavere era in Italia con un regolare permesso di soggiorno ed era stata ricoverata diverse volte in ospedale per anoressia. Il suo corpo, estremamente esile e denutrito, tanto che lei sarebbe morta di fame, quando fu trovato era completamente nudo e ripiegato come uno straccio nel trolley. È stata proprio la notizia del ritrovamento del cadavere ad insospettire un amico intimo della mamma che si è quindi rivolto agli inquirenti. Agli investigatori l'uomo ha raccontato di essere stato in contatto con la madre della ragazza dal 10 marzo, data in cui la donna diceva di trovarsi già in Russia per le pratiche di successione dopo il decesso della propria madre.
La donna aveva raccontato all'amico di aver portato con sé a Mosca anche la figlia malata, per farla visitare da uno specialista italiano all'estero.
Il Gazzettino