Giulia Zedda è morta a 10 anni nel maggio scorso. Se n'è andata tra le braccia dei genitori lasciando un 'testamentò che racconta di una bambina...
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«Ogni anno Giulia condivideva la sua roba con gli altri bambini ed è ciò che ha fatto anche prima di andarsene, anche se non era consapevole di stare per morire, anzi ha sperato e pregato sino all'ultimo», racconta all'ANSA Eleonora Galia. È nata così l'associazione di beneficenza per la raccolta e la distribuzione di beni ai più bisognosi che porta il suo nome, «Il sogno di Giulia».
Le volontarie raccolgono tutto ciò che può servire alle donne in gravidanza e ai bambini da 0 a 14 anni: abbigliamento, giocattoli, libri, coperte, passeggini e lettini. E anche oggi Eleonora è lì a dare una mano. «L'associazione è nata il 14 settembre e in tre mesi abbiamo aiutato oltre una cinquantina di famiglie, ma sono tantissime le persone che grazie a questo tam tam meraviglioso portano tanto - osserva - Questa cosa è bellissima perché vediamo i piccoli andare via con il sorriso: oggi una bambina ha trovato la bicicletta che sognava e un altro bimbo un personaggio dei Paw Patrol dei quali fa la collezione». Nella piccola sede di via Giardini 159, a Cagliari, dove vengono distribuiti i 'donì tutti i mercoledì e venerdì, si affacciano anche i nonni «che cercano dei giochini per Natale».
«Ho realizzato il sogno di mia figlia - dice Eleonora - Io sono serena, lo sono sempre stata dall'inizio. La serenità mi viene dalla fede che è la cosa più importante in assoluto. Anche Giulia pregava tantissimo, era una fervente cristiana: faceva pregare e distribuiva dei presepi che faceva lei in modo che Gesù potesse entrare nelle case di tutti». La mamma della piccola vuole ringraziare tutte le associazioni che hanno dato una mano a lei e al marito - la coppia ha un altro figlio - nei momenti più difficili, che alla donna sono costati il lavoro. «A Giulia piacevano molto gli animali e l'associazione Charlie Brown gli ha fatto fare un corso di ippoterapia. Ma ci tengo a ricordare tutte le altre: Make a wish le ha consentito di incontrare i Modà, Le stelle di Lorenzo ci hanno portato a Eurodisney e l'Abos ci ha sostenuto anche economicamente durante il periodo in cui siamo stati a Roma al Bambin Gesù.
Un grazie anche a L'altra cicogna e 123 Alessio che ci sono state particolarmente vicine».
Il Gazzettino