Impigliata nella rete, subito soccorsa e curata: Gaia torna in mare aperto

Impigliata nella rete, subito soccorsa e curata: Gaia torna in mare aperto
ROSOLINA - La tartaruga Gaia torna in mare aperto. Ieri mattina a Rosolina mare una "Caretta caretta" è stata liberata dopo essere stata rinvenuta da alcuni pescatori in una...

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ROSOLINA - La tartaruga Gaia torna in mare aperto. Ieri mattina a Rosolina mare una "Caretta caretta" è stata liberata dopo essere stata rinvenuta da alcuni pescatori in una rete da posta e, grazie all'azione sinergica dell'Oasi Wwf Dune degli Alberoni, la stazione idrobiologica di Chioggia (Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova), il Wwf, il Coordinamento litorale veneto tartarughe marine e la Fondazione cetacea di Riccione, è stata ospedalizzata e rimessa in salute. Con una piccola cerimonia ai Bagni Primavera, grazie all'ospitalità di Ferdinando e Leonardo Ferro, il presidente del Wwf provinciale Eddi Boschetti ha ringraziato il sindaco di Rosolina Franco Vitale e l'assessore all'ambiente Giovanni Crivellari, che già l'anno scorso ha accolto due liberazioni di animali. «Iniziamo il nuovo anno turistico - ha espresso - con un messaggio legato alle tartarughe marine che da qualche anno frequentano le nostre coste dove trovano aree di approvvigionamento».


Rimarcando l'importanza della rete tra enti e la collaborazione delle amministrazioni e dei turisti, Boschetti ha chiarito come tali operazione permettano di far conoscere l'importanza della salvaguardia della specie.



Il sindaco Franco Vitale ha annunciato il conferimento di Bandiera blu alle spiagge di Rosolina mare e Albarella. Il comandante della Guardia costiera di Porto Levante Diego Fortunati ha considerato come la presenza delle tartarughe sia un segnale di bontà delle acque e, collegandosi alla qualità del territorio, il direttore dell'ente parco Marco Gottardi, a 15 giorni dal conferimento di riserva della Biosfara Unesco al Parco, si è espresso valorizzando la sinergia tra i volontari e le forze dell'ordine e confermando la volontà di sempre più far squadra con il Wwf e le associazioni.



Andrea Paganin del corpo forestale di Porto Tolle ha rimarcato lo stato di protezione della Caretta caretta fin dalla convenzione di Washington e i veterinari Luciano Tarricone del Cras di Polesella e Gianluca Viroli hanno mostrato la tartaruga prima di imbarcarla a Porto Caleri alla volta del mare aperto.



In conclusione, Paolo Perlasca dell'Oasi Wwf Dune Alberoni ha evidenziato il coordinamento sul litorale che raggruppa diversi enti fondamentale nel salvataggio dell'animale, e Antonio Socci del museo di storia naturale ha illustrato le peculiarità del progetto Netcet, necessario per raccogliere dati su animali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino