Almeno quattro persone sono morte e decine sono date per disperse nel sud della Cina, colpito da forti piogge provocate dal supertifone Haiyan. Dopo aver devastato le Filippine...
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Morti in Cina. L'agenzia Nuova Cina riferisce che le scuole sono rimaste chiuse per precauzione nelle città di Beihai, Qinzhou e Fangcgenggang, mentre le precipitazioni continuano. In precedenza, Haiyan aveva causato la morte di tre persone nella provincia insulare di Hainan, sempre nel sud del Paese. Sette pescatori che si trovavano in mare sono dati per dispersi. In totale circa mezzo milione di cinesi hanno subito la furia del tifone che ora si è ridotto di intensità ed è stato «declassato» a tempesta tropicale.
Graziato il Vietnam. Piogge torrenziali e venti fino a 120 km/h in Vietnam, dove però livello di distruzione non è paragonabile a quello visto nell'arcipelago.
La corsa agli aiuti. L'aeroporto di Tacloban, una delle città filippine devastate dal tifone Haiyan, ha parzialmente riaperto questa mattina, per consentire un più rapido arrivo degli aiuti umanitari in una zona al quarto giorno senza elettricità, cibo e acqua. Lo ha comunicato l'ente filippino per l'aviazione civile (Caap). Lo scalo, gravemente danneggiato dalla furia delle onde che hanno spazzato la costa, può accogliere al momento solo pochi voli leggeri. Dato il crollo delle torre di controllo e la distruzione di altre attrezzature, il Caap ha fatto sapere che ci vorranno giorni o settimane prima di rendere lo scalo agibile per voli commerciali più grandi. Diversi Paesi e organizzazioni umanitarie hanno già inviato centinaia di tonnellate di aiuti, arrivati però finora solo in minima parte data la necessità di utilizzare solo elicotteri militari o le strade di accesso in gran parte ancora inagibili. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino