Mille papaveri davanti all'Ossario E tutti i ragazzi intonano De Andrè

Mille papaveri sventolati all'Ossario
BASSANO – Mille papaveri rossi hanno colorato stamattina il cielo di una Bassano grigia e bagnata da una pioggia leggera. In pole position davanti al Tempio Ossario, per la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BASSANO – Mille papaveri rossi hanno colorato stamattina il cielo di una Bassano grigia e bagnata da una pioggia leggera. In pole position davanti al Tempio Ossario, per la precisione, 1.200 studenti delle scuole elementari e medie bassanesi, con alcune classi delle materne e una rappresentanza dell’istituto agrario “Parolini” per la manifestazione “1.000 papaveri rossi” realizzata nel contesto di due progetti regionali, “Città invisibili e “La Grande Guerra raccontata ai ragazzi”.




Alla cerimonia presenti, assieme ai giovanissimi, le autorità tra cui il sindaco Riccardo Poletto e l’assessore regionale Elena Donazzan, nonché alpini e fanti che hanno contribuito alla pulizia e alla messa in sicurezza dell'Ossario.







«I fiori che oggi tenete in mano – ha evidenziato il primo cittadino – sono simbolo di vita e bellezza che devono assolutamente soppiantare le parole guerra e morte. Il compito unanime – ha sintetizzato, riferendosi alla nota canzone di Fabrizio De André, colonna sonora della cerimonia – sta nell’impegno affinché nessun Piero debba mai più imbracciare un fucile per uccidere un proprio simile».







Tutti i bambini e ragazzi hanno quindi intonato “La guerra di Piero” alzando al cielo i papaveri rossi di carta da ciascuno realizzati e fissati su un sasso riportante il nome di un antenato coinvolto nella Grande Guerra, in quella che è stata, quindi, anche una notevole opera di memoria familiare. Poi, mentre le varie classi procedevano all’interno dell’Ossario per la deposizione dei fiori, i ragazzi dell’istituto agrario hanno esposto alcune riflessioni sulla guerra.



Il Tempio Ossario rimarrà ora aperto al pubblico per tutta l’estate e sarà visitabile attraverso il percorso in sicurezza ad anello lungo la struttura. I portoni del monumento verranno di nuovo sbarrati a settembre, quando prenderanno il via i lavori di restauro definitivo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino