«Visto che fino a oggi non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale ho deciso di farlo io: la storia tra me e Luigi Di Maio è finita». Così...
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«È finita ai primi di giugno, nei giorni in cui giurava il governo, ma la storia si trascinava già da un mese… Lasciarci è stata una scelta maturata e condivisa da entrambi, non si poteva andare avanti», racconta la Melodia, avvocato e consigliere comunale dei 5 Stelle ad Alcamo, che così descrive il loro rapporto: «Un amore, intenso, per me e per lui». E allora, perché è finita? «La politica ha contribuito. La distanza e il fatto che lui fosse così preso dalla formazione del governo. Era molto stressato, era impossibile vederci… Prima mi coinvolgeva nelle sue giornate, condivideva tutto con me con messaggi, note vocali, video, foto. Il nostro era un rapporto vivo».
A Di Maio rimprovera solo «di non aver gestito con delicatezza il “dopo”: con poco mi avrebbe evitato momenti di difficoltà. Stando con lui mi sono ritrovata da un giorno all’altro in pasto ai giornali, ai fotografi, anche ad attacchi social. E lui mi ha sempre tutelata. Mi sarei aspettata lo facesse anche dopo la rottura, chiarendo che non c’era più motivo perché la gente mi associasse a lui e che dovevo essere lasciata in pace».
E commentando il recente scoop che ha fotografato la storica fidanzata di Di Maio, Silvia Virgulti, mentre esce dalla casa del vicepremier con una valigia, dice: «È lei la causa della rottura? Questo dovrebbe chiederlo a lui. Io penso di no... Certo, era evidente che lei ci tenesse ancora molto a lui e, se è riuscita a riconquistarlo, da donna non posso che dirle brava. Io non porto rancori». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino