Non è riuscita più ad andare avanti: per mesi era stata umiliata da quei bulli che non le lasciavano nemmeno un giorno di respiro. Destiny Gleason, 14 anni, è...
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La famiglia si era trasferita nella cittadina la scorsa estate e la ragazza era stata costretta a cambiare scuola e a iscriversi alla Black Hawk Middle School: da quel momento era finita preda dei bulli che, dopo aver insultata on line, si erano divertiti a scrivere il nome della ragazza su una foto che raffigurava parti intime e avevano incollato le immagini in tutta la scuola. Il culmine è stato raggiunto martedì scorso, quando all'ennesima provocazione Destiny è andata in escandescenze e ha affrontato i bulli, picchiandone alcuni: una lotta che l'ha portata a uscire dalla scuola con le manette ai polsi, trascinata via dalla polizia.
Un'umiliazione troppo pesante per Destiny, che nel week end ha deciso di farla finita: i suoi genitori hanno trovato il suo corpo che penzolava da una corda appesa al tetto della sua cameretta.
«Voleva solo piacere a tutti, era la cosa che le importava di più – ha detto Stephanie Clark, la madre della ragazza - Le parole contano. Abbiamo perso nostra figlia a causa di parole. I suoi compagni di classe hanno fatto di tutto per distruggerla e ci sono riusciti. Ci siamo rivolti alla scuola, abbiamo fatto l'impossibile per tentare di far sentire la nostra presenza, ma ci respingevano dicendoci sempre che avrebbero parlato con i ragazzi, che li avrebbero convocati. Non hanno fatto abbastanza».
La replica è arrivata immediata. Il soprintendente del distretto scolastico di Warren County, James Chandler, ha detto di prendere sul serio il problema del bullismo e di aver attivato una linea on line che consente alle vittime di poter segnalare gli episodi. Tuttavia ha preferito non scendere nei dettagli del caso di Destiny. Adesso parenti e amici piangono la loro ragazza, uccisa, come hanno sottolineato i genitori, dalla cattiveria dei suoi compagni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino