Ocse: Italia cresce poco, ultima tra i G7: Pil solo +1%

Ocse: Italia cresce poco, ultima tra i G7: Pil solo +1%
L'Italia resta in coda al G7 per la crescita, anche se quest'anno sarà un po' più celere di quanto previsto qualche mese fa. Nell'Interim Economic...

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L'Italia resta in coda al G7 per la crescita, anche se quest'anno sarà un po' più celere di quanto previsto qualche mese fa. Nell'Interim Economic Outlook, l'Ocse stima un aumento del Pil della Penisola dell'1% sia per il 2017, sia per il 2018 ed indica all'1% anche il dato di chiusura del 2016. La previsione per quest'anno è rivista al rialzo dallo 0,9% dell'Outlook di novembre ed è stata già comunicata nelle scorse settimane nel rapporto economico interamente dedicato all'Italia. L'Interim, che è l'aggiornamento intermedio tra i due Outlook semestrali, non manca di rilevare che nella zona euro la Penisola, assieme alla Francia, continua a procedere a passo lento, mentre in Germania 'la crescita dovrebbe restare solidà. Il Pil tedesco dovrebbe confermare il +1,8% del 2016 anche nel 2017 (+0,1 punti dalle precedenti stime) e poi segnare +1,7% nel 2018 (stima invariata). Per la Francia si prospetta, dopo il +1,1% del 2016, un miglioramento a +1,4% quest'anno (+0,1 punti), seguito ancora da +1,4% (-0,2 punti).


Per l'area euro resta il +1,6% per il 2017 (dopo +1,7% nel 2016), seguito da un altro +1,6% nel 2018 (-0,1 punti rispetto a novembre). Il Regno Unito dovrebbe passare dal +1,8% del 2016 a +1,6% (+0,4 punti) nel 2017, per poi scendere a +1%. Gli Usa, dopo +1,6% lo scorso anno, si avviano ad accelerare al 2,4% nel 2017 (+0,1 punti rispetto alla precedente stima), mentre per il 2018 il pronostico è al 2,8% (-0,2 punti). Per il Canada si prospetta una crescita del 2,4% quest'anno (+0,3 punti), dopo +1,4% nel 2016 e del 2,2% nel 2018 (-0,1 pti). Le stime per il Giappone, dopo +1% nel 2016, puntano a +1,2% quest'anno (+0,2 punti) e allo 0,8% il prossimo (inv), il singolo dato più basso del G7. Fuori dall' Ocse, la Cina dovrebbe rallentare gradualmente, ma meno del previsto, dal +6,7% del 2016 a +6,5% nel 2017 (+0,1 punti rispetto a novembre) e +6,3% del 2018 (+0,2). Per l'India si prospetta il passaggio da +7% dello scorso anno a +7,3% quest'anno (-0,3 punti rispetto alle precedenti stime), fino al 7,7% del 2018. Per il G20 nell'insieme l' Ocse stima una crescita del 3,5% quest'anno (-0,1 punti rispetto a novembre), dopo +3,1% nel 2016 e al 3,8% nel 2018.


L'inflazione nell'area Ocse è balzata al 2,3% annuo in gennaio, livello massimo dall'aprile 2012, trainata dal consistente aumento dei prezzi dell'energia. Era all'1,8% in dicembre. Nel dettaglio, i prezzi dell'energia sono aumentati dell'8,5% annuo (era +3,3% a dicembre), mentre quelli degli alimentari sono saliti dello 0,4% (da +0,2% il mese precedente). Al netto di alimentari ed energia l'inflazione si è rafforzata solo marginalmente, all'1,9% annuo dall'1,8% di dicembre. Quanto ai singoli Paesi, l'inflazione si è attestata all'1,3% in Francia (da 0,6% in dicembre), al 2,1% in Canada (1,5%), all'1% in Italia (0,5%), al 2,5% negli Stati Uniti (2,1%), all'1,9% in Germania (1,7%), all'1,8% nel Regno Unito (1,6%) e allo 0,4% in Giappone (0,3%). Per quanto riguarda l'Eurozona l'inflazione è aumentata all'1,8% in gennaio dall'1,1% di dicembre (ma il dato è stabile allo 0,9% al netto di alimentari ed energia), mentre la stima flash di Eurostat per febbraio indica un'ulteriore crescita al 2% (ma il dato 'corè resta allo 0,9%). Quanto al G20, l'inflazione è aumentata al 2,6 in gennaio dal 2,3% di dicembre, con incrementi rilevanti in Indonesia (al 3,5% dal 3%) e Cina (al 2,5% dal 2,1%). Il dato è invece sceso in Brasile (al 5,4% dal 6,3%), Sudafrica (al 6,8% dal 7,1%), Arabia Saudita (a -0,4% dall'1,7%), Russia (al 5,0% dal 5,4%) e India (all'1,9% dal 2,2%).
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Il Gazzettino