L'Italia resta in coda al G7 per la crescita, anche se quest'anno sarà un po' più celere di quanto previsto qualche mese fa. Nell'Interim Economic...
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Per l'area euro resta il +1,6% per il 2017 (dopo +1,7% nel 2016), seguito da un altro +1,6% nel 2018 (-0,1 punti rispetto a novembre). Il Regno Unito dovrebbe passare dal +1,8% del 2016 a +1,6% (+0,4 punti) nel 2017, per poi scendere a +1%. Gli Usa, dopo +1,6% lo scorso anno, si avviano ad accelerare al 2,4% nel 2017 (+0,1 punti rispetto alla precedente stima), mentre per il 2018 il pronostico è al 2,8% (-0,2 punti). Per il Canada si prospetta una crescita del 2,4% quest'anno (+0,3 punti), dopo +1,4% nel 2016 e del 2,2% nel 2018 (-0,1 pti). Le stime per il Giappone, dopo +1% nel 2016, puntano a +1,2% quest'anno (+0,2 punti) e allo 0,8% il prossimo (inv), il singolo dato più basso del G7. Fuori dall' Ocse, la Cina dovrebbe rallentare gradualmente, ma meno del previsto, dal +6,7% del 2016 a +6,5% nel 2017 (+0,1 punti rispetto a novembre) e +6,3% del 2018 (+0,2). Per l'India si prospetta il passaggio da +7% dello scorso anno a +7,3% quest'anno (-0,3 punti rispetto alle precedenti stime), fino al 7,7% del 2018. Per il G20 nell'insieme l' Ocse stima una crescita del 3,5% quest'anno (-0,1 punti rispetto a novembre), dopo +3,1% nel 2016 e al 3,8% nel 2018.
L'inflazione nell'area Ocse è balzata al 2,3% annuo in gennaio, livello massimo dall'aprile 2012, trainata dal consistente aumento dei prezzi dell'energia.
Il Gazzettino