Difficile raccontare Loredana Bertè in occasione di un traguardo come quello dei 70 anni (li compie oggi) senza che suoni come la solita agiografia di un mito (ma lo...
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EMMA
Dal duetto sulle note di Dedicato e Non sono una signora, la sua canzone-manifesto, nella quale mi ci ritrovo un po’ anche io, Loredana è la mia mamma rock. È una musa dalla quale attingere per imparare sempre qualcosa di nuovo. Perché la sua arte è senza tempo ed è per questo che rimarrà nell’Olimpo di chi ha trasformato questo “mestiere” in qualcosa di immortale.
ELODIE
Cominciai ad ascoltare i dischi di Loredana a 12 anni. E da allora non ho mai smesso. Un’artista sempre fuori dal coro. E soprattutto capace di spaziare da un genere all’altro, risultando sempre credibile: pop, rock, cantautorato, reggae. Persino il jazz, quando all’inizio degli Anni ’80 cantò quel gioiellino di Pino Daniele, Buongiorno anche a te. E che dire dell’immagine? Tutte le provocazioni l’hanno resa fondamentalmente la nostra Madonna. Mi è sempre piaciuto il suo modo di essere: una donna forte, che ha sempre rotto gli schemi. Un modello di vita.
NINA ZILLI
Credo che la vera forza di Loredana sia stata la sua capacità di fare sempre scelte controcorrente, ma azzeccatissime. Senza omologarsi. Il reggae, il funk, persino il punk di pezzi come La goccia, ispirata a uno stupro, che cantai con lei nell’album Amici non ne ho, ma amiche sì e all’Arena di Verona nel 2016, festeggiando i suoi quarant’anni di carriera: ogni volta che Loredana ha esplorato un genere lo ha sposato completamente. Andando fino in fondo. Da lei ho imparato quanto è importante non restare intrappolati in certi schemi e cambiare continuamente pelle.
NOEMI
Loredana è stata sempre un’artista molto coraggiosa e sempre all’avanguardia. Quella voce riconoscibilissima e senza tempo le ha permesso di diventare una musa per molti cantautori che prendendo spunto dalla sua voce e dalla sua personalità le hanno cucito addosso canzoni come abiti pensati solo e solamente per essere indossati da lei: da Fossati a Ruggeri, passando per Lauzi e Mango. Ha preso il meglio. È a lei che ho deciso di ispirarmi quando ho scelto di fare della mia voce uno strumento al servizio delle parole dei grandi autori della mia generazione.
Il Gazzettino