Rugby argentino da applausi, ma ora c'è l'incubo Nuova Zelanda

Rugby argentino da applausi, ma ora c'è l'incubo Nuova Zelanda
L’Argentina sta imparando sulla propria pelle cosa significa giocare sempre contro i più forti al mondo. Significa perdere, anche quando magari hai la partita in pugno. Finora...

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L’Argentina sta imparando sulla propria pelle cosa significa giocare sempre contro i più forti al mondo. Significa perdere, anche quando magari hai la partita in pugno. Finora nel Four Nations le ha sempre buscate e sabato a Napier è attesa da un test da brividi contro i maestosi All Blacks. Ma a questi Pumas va dato atto di essere cresciuti parecchio, di saper giocar bene ed emozionare. La partita contro il Sudafrica  a Salta è stata sbalorditiva. Impresa purtroppo solo sfiorata.  Ed è solo per una mancanza di  confidenza  e freddezza nei momenti crucial (lacuna che affligge anche noi italiani) se negli ultimi minuti gli argentini non  hanno saputo conquistare la punizione o il drop del definitivo sorpasso (la partita si è conclusa 33-31 per gli Springboks). Però se guardiamo alla sostanza del gioco, questa Argentina dimostra di saper fare molto meglio dell’Italia. Capace di umiliare gli Springboks in mischia chiusa (Herrera, Creevy e Ayerza in prima linea)  su un terreno asciutto, destabilizzandoli, avanzando,  rubando introduzioni e  conquistando calci piazzati. Ma abilissima anche a muovere la difesa sudafricana con un gioco di passaggi di qualità sia prima che dopo il contatto. Sequenze che hanno fruttato tre belle mete.  L’Italia, che li aspetta a Genova il 15 novembre, è avvisata. (Toni Liviero)
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Il Gazzettino