L'Italia alla guerra delle cornamuse: pressione tutta sulla Scozia, ma serve la difesa

L'Italia alla guerra delle cornamuse: pressione tutta sulla Scozia, ma serve la difesa
Trasferta molto complicata a Edimburgo. Ma l'Italia ha un...

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Trasferta molto complicata a Edimburgo. Ma l'Italia ha un vantaggio psicologico, forse l'unico: la pressione è tutta sulla Scozia. Negli ultimi 8 anni di Sei Nazioni ha vinto appena 7 partite, quattro  contro l'Italia. Gli Highlanders potevano  spuntarla a Parigi (l'avrebbero meritato) e anche col Galles (Jackson gli ha negato una meta per un "in avanti" molto dubbio). La realtà è però un'altra: le hanno perse entrambe e ora non resta che battere l'Italietta. A ogni costo. Perché poi dovranno vedersela contro Inghilterra e Irlanda. NUOVA FIDUCIA. Vern Cotter  ha  aumentato l'entusiasmo della squadra e dei tifosi, potenziando la fiducia nel gioco d'attacco  che piace molto agli scozzesi: ruck, ritmo, rilanci.  Una lunga conservazione, tanto volume. Punta sulla velocità ed esplosività dei centri Dunbar e Bennett per aprire le difese nelle prime fasi e proporli poi come finalizzatori in capo alla sequenza. Nelle touche tiene a volte Beattie fuori dallo schieramento assieme a un flanker  per  attaccare il difensore più debole. Inoltre muove a sorpresa l'ala lato chiuso per cercare squilibri e può contare su un estremo,  Hogg, in forma splendida. Così ha dato un'accelerata alle giocate della linea. Basterà?  Molto dipende dalla capacità dell'Italia di blindare la difesa, di consumare pochi giocatori nelle fasi a terra, dove gli scozzesi sono maestri, e di rallentare le liberazioni degli avversari. Se lo farà, l'attacco scozzese al ritmo delle cornamuse potrà perdere spvalderia strada facendo e farsi prendere dall'ansia e dalla frenesia.  INCOGNITE. Anche la mischia potrebbe dare qualche soddisfazione all'Italia. Ma in teoria.  Mancherà infatti una colonna come Castrogiovanni,  anche se quando è entrato, Chistolini ha fatto benissimo. Inoltre c'è l'effetto Cuttitta: il tecnico italiano specialista della mischia ordinata sta facendo un lavoro prezioso in Scozia, ha messo in seria difficoltà il pacchetto gallese e quando c'è l'Italia è sempre molto stimolato a dimostrare quanto vale. Incongnite ancche in tocuhe senza il regista Bortolami né Zanni. Come sempre decisiva sarà la condizione fisica. Se l'Italia accetta la sfida del ritmo e del possesso  sarà fondamentale non avere cali nella ripresa e non perdere lucidità. da un po' di tempo le sconfitte azzurre sono maturate proprio nei secondi tempi. (Toni Liviero)
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Il Gazzettino