L'eleganza Alta Moda Curiel vola sulle ali dei valzer viennesi

L'eleganza Alta Moda Curiel vola sulle ali dei valzer viennesi
Nel raccontarci sull'onda di valzer viennesi il suo concetto di "ivresse" tradotto in una fusione incredibile di suggestioni, di sovrapposizioni, un’ebbrezza...

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Nel raccontarci sull'onda di valzer viennesi il suo concetto di "ivresse" tradotto in una fusione incredibile di suggestioni, di sovrapposizioni, un’ebbrezza di trasparenze e chiusure ermetiche, o spacchi da bad girl e aperture morbide, sensualissime, Raffaella Curiel ci ha consegnato una pagina di cultura della moda senza precedenti. " Non basta far vestiti – diceva Marcel Proust, parlando della genialità di Mariano Fortuny , divenuto la firma imprescindibile per il guardaroba delle eroine della sua "Recherche" – bisogna saper vestire l’essenza".

Con la sorprendente sfilata d’alta moda che Curiel ha presentato a Milano alla vigilia della settimana di pret-à.porter , la stilista milanese dal cuore che batte a Trieste, e la formazione che si rifugia quando può nelle luci dorate della Secessione, nel pensiero struggente del tramonto asburgico, ha ripercorso la storia non a ritroso ma al contrario, puntando avanti, con un look che parla di un futuro prossimo possibile, riconsegnandoci intatta - ma di grande attualità - l’atmosfera elegantissima, del tempo Art Nouveau. Rigorosi e insieme sensuali, con declinazioni immaginifiche i quaranta abiti-couture senza concessioni a formule dèjà vu o a sollecitazioni omologanti. Tavolozza d’arte pura per questa esposizione d’arte distillata nei blu degradanti in mille sfumature con invenzioni tonali degradèes, nel turchese, l’ ottanio, o i "lapislazzuli" polverizzati su georgette nera. Nella tavolozza magica , bellissimi i verdi intensi, dallo smeraldo al malachite fino al peridot ( la gemma preziosa dal verde più verde, ricercatissima nell’antico Egitto e cara a Cleopatra). Non manca nella collezione , violento e determinato, il rosso lacca alternato all’ arancio d’Oriente acceso da intarsi di colori vividi in cornici d’oro vecchio, e , dolcissimo e femminile , il pallido rosa fin de siècle.
Collezione d’alta moda a tutto tondo questa che nelle sequenze superbe regala nobiltà e bellezza alla donna che indossa quei manteaux che fanno il verso a forme klimtiane , in una fusione di toni dorati, o nel recupero di motivi alla Schiele, nei tessuti che lasciano luccicare la filigrana dorata come per il fourreau di velluto. Mini-chimono devorè; giacche in tessuto broccato, l’abito Recamier in chiffon stampato, la vestaglia da sera in preziosa garza di velluto, chimono o il completo chemisier con cappa di seta preziosa fino alla gran sera ispirata a Fortuny: quadri di una esposizione, pagine degne di un libro che racconta il momento più alto tra la fine del XIX secolo a gli inizi del XX^, in cui la ribellione nei confronti di ciò che stava già al tramonto si veste di colori accesi, rubati alle vetrate delle cattedrali o alle sensualissime tele di Gustav Klimt. C’è il fuoco dei Fauves nella proposta "pittorica" di Raffaella Curiel, la declinazione languida che trasferisce la luce dorata del "Bacio" del pittore viennese nell’ over di seta, morbidissimo, E’ bellezza.
Una pagina di cultura questa capsule destinata a portare la grandezza dell’alta moda italiana nel segno di una riproposta di Secessione che non a caso ha dettato alla stilista di via Montenapoleone un messaggio poetico ma anche un imperativo di rinnovamento del gusto, dell’eleganza, una new – secessione che parte da questo momento magico proposto a Milano nella location fascinosa e storica del Palazzo delle Atellane , nel cui giardino esclusivo Raffaella Curiel (che di questa sede condivide anche un piccolo frammento della sua storia) ha riunito un pubblico esclusivo di invitati tra i quali i nomi più prestigiosi della stampa internazionale e della mondanità milanese che da sempre accompagna le sfilate magiche della stilista.

La nota curiosa di questa capsule è la scritta spiritosa, polemica, stimolatrice , applicabile nel fondo delle creazioni dedicate alla stagione 2019, Curielloves you . Una dichiarazione d’amore segreta che la stilista lascia rivelare solo nel finale della sfilata presentata oggi a Milano: Ognuno la legga come crede : "così è se vi piace" , è il saluto pirandelliano dell ‘imprevedibile stilista italiana. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino